CAGLIARI. La Sardegna risulta classificata a rischio basso, insieme a Toscana, Umbria e Valle d'Aosta, secondo la bozza del monitoraggio settimanale Iss-Ministero della Salute sull'andamento dell'epidemia da Covid-19 in Italia.
Nell'Isola l'incidenza è in calo (117,4 contro 148,5 ogni 100mila abitanti). Tuttavia i parametri sui ricoveri sono in crescita. La Sardegna è al limite del 15% per l'area medica e le terapie intensive sono sopra la soglia, con il 13,2%.
A livello nazionale l'indice Rt torna sotto 1 ma sale l'incidenza. L'Rt è in calo a 0,97 e l'incidenza a 74 nuovi casi ogni 100mila abitanti. I dati sono in crescita anche in Sicilia, che da lunedì 30 agosto è passata in zona gialla, e Calabria. La Sicilia ancora oltre la soglia stabilita del 22,5% in area medica (contro il 15%) e 13,9% in terapia intensiva (10%). Si abbassa invece l'incidenza 190,4 contro 200,7.
Intanto la Sardegna ha raggiunto un milione di persone vaccinate contro l’infezione. Sono 1.001.488 i residenti in Sardegna che hanno ricevuto due dosi di vaccino o la dose unica Jansen. Ha completato il ciclo vaccinale, il 67,4% della popolazione. È quanto dimostra il report del Governo aggiornato a ieri sera.
L’Isola conta di raggiungere l'immunità di gregge entro la fine di settembre. In tutto sono state somministrate 2.146.063 dosi, l'88,9% delle 2.415.319 consegnate dalla struttura commissariale. In Italia invece sono in tutto 78 milioni 497.024 i vaccini inoculati, l'89,1% del totale di quelli consegnati (88 milioni 141.991). Lo fa sapere il commissario straordinario per l’emergenza Paolo Figliuolo. Il ciclo vaccinale è stato completato per 38 milioni 284.063, il 70,88% della popolazione over 12.