CAGLIARI. Se non uno stop, da domani la campagna vaccinale in Sardegna rischia di subire una brusca frenata. Oggi, giorno scelto per l’open night organizzato dall’Ats alla Fiera di Cagliari, sarà l’ultimo giorno di lavoro di 167 operatori. Non sono dipendenti dell’Ats, ma lavoratori interinali. Molti di loro però lavorano negli hub vaccinali, in accettazione ma non solo.
“Non è un problema di budget e neanche di spesa”, spiega Massimo Temussi, commissario straordinario dell’Ats, “c’è un cavillo giuridico: abbiamo proposto soluzioni che non hanno trovato l'ok dell'assessorato. Oggi dobbiamo tornare al lavoro per trovare altre soluzioni”.
Quale futuro quindi si prospetta? “Dobbiamo risolvere per loro e per il bene della campagna vaccinale, quindi non abbiamo molta scelta”.
Intanto l'assessore regionale della Sanità Mario Nieddu fa sapere che "i servizi non sono a rischio e continueranno a essere garantiti in pieno", si legge su un comunicato. "La campagna di vaccinazione prosegue con forza e gli obiettivi restano immutati. Con Ats abbiamo individuato la soluzione più idonea ad assicurare un adeguato livello di forze in campo, nelle more delle selezioni”. Ha dichiarato l'assessore regionale Nieddu in seguito al confronto avvenuto questa mattina con i vertici dell'Ats sul tema dei lavoratori assunti dall'azienda con contratti di somministrazione, in scadenza.
L'esponente della Giunta Solinas interviene anche sulle polemiche emerse a mezzo stampa: “Non c'è in atto alcun braccio di ferro con l’Ats, le interlocuzioni che abbiamo avuto sul tema in questione fanno parte del confronto quotidiano che c'è tra l'organo di indirizzo e l'azienda nella gestione di problemi complessi. Il lavoro in sinergia con l'azienda ci ha permesso di trovare le soluzioni e consentito di superare le criticità emerse. Negli hub di tutta la Sardegna è stato realizzato un lavoro immenso da parte di tutte le figure in campo e non intendiamo cambiare strada, specie ora che un milione di sardi ha completato il ciclo di vaccinazione”.