CAGLIARI. Nessuna scena di violenza finora a Cagliari. Niente aggressioni ai giornalisti. Ma manifestazioni continue, ogni sabato in centro, e aggressività via web stanno accompagnando l’offensiva dei no vax cagliaritani. Loro la firma sui cartelli contro i vaccini affissi in numerose strade di Cagliari, da Is Pontis Paris alla Fonsarda. Quei sei per tre contengono dati sballati sulle reazioni avverse e i decessi che sarebbero legati alle somministrazioni. Numeri inventati. Fake news. Ma quei cartelli restano lì. Salvo che non intervenga la Procura, alla quale si sono rivolti i parlamentari sardi del Pd Romina Mura e Andre Frailis, ma anche il presidente del gruppo intervento giuridico Stefano Deliperi.
Il sindaco Paolo Truzzu, anche se bolla come baggianate i contenuti dei cartelloni, ha deciso di non intervenire. E l’opposizione di centrosinistra lo pressa, chiedendo di mettere in atto almeno una campagna di controinformazione, corretta. Mentre lo scontro dialettico si fa sempre più forte, i no vax tornano ancora in piazza. Dicono che domani saranno davanti alla Fiera, in occasione dell’open night vaccinale rivolta ai giovani. Cercheranno di convincerli a cambiare idea. E il rischio è che la tensione salga in un attimo. Il 2 settembre, invece, si troveranno davanti a Villa Devoto: questo è uno dei luoghi di appuntamento per la protesta nazionale lanciata dal canale Telegram Stop dittatura, un concentrato di deliri complottisti. Che sta diventando pericoloso: lì si dà la caccia a virologi e giornalisti. E Fabrizio Pregliasco, per esempio, è stato preso di mira. Come Matteo bassetti, inseguito e minacciato sotto casa, a Genova. Il passo dalle parole ai fatti è breve.