CAGLIARI. Quattro nuovi ingressi in terapia intensiva in sole 24 ore. Ma le cattive notizie contenute nell’ultimo bollettino della Regione sull’andamento dell’epidemia di Covid in Sardegna non sono finite. Il numero dei posti letto occupati nei reparti ad alta intensità di cura cresce, e passa da 22 a 24.
Perché solo di due, nonostante i nuovi accessi? Purtroppo la risposta potrebbe essere da ricercare nel dato sui morti per il virus, che non hanno più bisogno di cure. Nell’ultima giornata sono stati tre. E le loro età erano basse: erano due uomini di 55 e 58 anni, residenti nella Città Metropolitana di Cagliari, e un uomo di 92 anni, residente nella Provincia di Sassari.
mentre i nu9ovi contagi sono stati 487, con un raddoppio rispetto al trend degli ultimi giorni, cresce solo di una unità, per 225 totali, il dato dei ricoverati in area medica. Con un indicatore che si avvicina ancora di più alla soglia limite dei 240, che costituirebbero il 15% dei posti disponibili.
Un altro elemento, però, è da prendere in considerazione, per avere la reale percezione della situazione: solo oggi al Binaghi di Cagliari c’erano ulteriori 24 pazienti su un letto d’ospedale. Vengono definiti "in accoglienza". Non sono entrati nella conta ufficiale perché considerati in attesa di ricovero. Meglio: c’era da chiarire se dovessero restare lì, essere trasferiti al Santissima Trinità o essere rimandati a casa. Contagiati con sintomi, forse da tenere in reparto, che non entrano nelle statistiche. E il loro limbo tiene la Sardegna fuori dalla zona gialla. Per ora.
