CAGLIARI. Il pronto soccorso di Isili chiude, tutte le urgenze dirottate a Cagliari. A breve chiuderà anche quello del Santissima Trinità. Ricomincia così il valzer degli ospedali sardi, tra carenza di medici, pazienti Covid in aumento e posti letto nuovi da creare. Con la risalita dei ricoveri (ieri 18 in più del giorno precedente) l'Ats prepara le strategie per scongiurare il passaggio in zona gialla, che per ora sembra in ogni caso escluso (le terapie intensive sono scese di nuovo sotto la soglia).
Il caso di Isili però è emblematico: con una lettera il direttore del presidio unico Sergio Marracini ha disposto l'immediata assegnazione temporanea del personale del Pronto soccorso alla Medicina, che nei giorni scorsi si è trovato con soli tre medici. Da qui la necessaria decisione di rafforzare il reparto che non riusciva più a garantire il servizio h24.
Tutto nasce dalla "recrudescenza dell'epidemia di Covid", si legge, e gli aumenti dei ricoveri che in effetti stanno privando gli ospedali sardi, in particolare a Cagliari, di altri reparti. Per questo parte si corre ai ripari: l'obiettivo è che la Medicina di Isili torni pienamente operativa per poter accogliere tutti gli altri pazienti, quelli no-Covid. Ma le preoccupazioni dei sindaci di quei territori sono tante.