CAGLIARI. Salgono i contagi, ma scende l’incidenza settimanale. Mentre aumentano, e di un bel po’, i ricoveri ospedalieri. È una Sardegna che arriva da oscillazioni continue sulle montagne russe dei dati quella che si presenta davanti agli scienziati che devono effettuare il monitoraggio dell’andamento epidemiologico nelle varie regioni. Il dato che inizia a preoccupare è quello dei ricoveri in area medica: i pazienti non gravi continuano ad aumentare e il tasso di posti letto occupati è passato dal 4 per cento dell’inizio del mese all’8 di oggi. A 15 scatta la zona gialla.
I numeri, adesso, al di là delle percentuali. Oggi le nuove positività riscontrate sono state 435. L’apice settimanale, finora, di una progressione partita lunedì con 172. E quest’ultimo numero entra nel computo settimanale che fa scendere l’incidenza sui centomila abitanti, passata dal 147 di ieri a 142 oggi. Il continuo incremento però non lascia ben sperare per i prossimi giorni quando potrebbe essere superata la soglia dei 150, tetto dopo il quale si inizia ad avere un parametro da zona arancione.
Ma il cambio di fascia, anche verso il giallo, dovrebbe essere sventato. Quando si inizieranno a correre rischi? Il parametro da tenere sott’occhio è quello dei ricoveri non gravi. Quello della terapia intensiva ha già sforato il tetto del 10%, fissandosi da alcuni giorni alll’11 con 22 posti letto occupati. In area medica i pazienti oggi sono 129. Dieci in più rispetto a ieri. La quota massima per restare in bianca è 240: il 15% dei totali 1600. Un dato che sembra lontano. Ma non lo è.
