CAGLIARI. Sarebbero dovuti partire ieri mattina - 2 agosto - alle 9,30. Ma già due giorni prima la compagnia con un sms ha avvertito che si sarebbe registrato un ritardo di due ore. Che sono diventate oltre dieci. Un incubo l'attesa, ma anche il viaggio, sulla tratta Genova-Porto Torres che doveva essere coperta dalla nave Athara della Tirrenia. Una nave stracarica di turisti che arrivata nel porto ligure, stando alle testimonianze, non è stata nemmeno allestita per il nuovo carico di passeggeri diretti in Sardegna: "Quando sono arrivata in cabina", racconta F.S., cagliaritana, "i letti erano disfatti". Chissà, quindi, a che punto era la sanificazione. Impossibile documentare la situazione: "L'unica presa disponibile non era funzionante e, dopo ore di attesa in banchina, mi si è anche scaricato il telefono".
Lei, assieme a centinaia di passeggeri, turisti e sardi che rientravano a casa, ha trascorso la giornata in attesa. Arrivati per l'imbarco, la mattina, tutti si sono sentiti dire che la nave non sarebbe arrivata prima delle 17. Le cause? Il sopralluogo sulla sicurezza delle forze dell'ordine, effettuato nei giorni precedenti, e il mare grosso a causa del maestrale. Intanto "famiglie con bambini, anziani ed anche invalidi bloccate sotto il sole tutta una giornata senza assistenza e senza informazioni", è la testimonianza, "Potevamo uscire dal porto ma senza auto. Per fortuna qualche camperista ha offerto aiuto a chi aveva bambini. Perché Tirrenia è stata completamente assente. Solo verso le 17 hanno avuto il buon cuore di presentarsi con delle bottigliette d'acqua".
La partenza? Mentre il sole tramontava. Finita? No: "La nave è partita carica e sovraffollata e a bordo l'atteggiamento è stato arrogante e vergognoso. Come possiamo pretendere turismo offrendo questi servizi? I biglietti hanno costi esosi e il servizio è penoso. Nave sporca in ogni angolo, servizi rotti, personale con la mascherina abbassata". Tutti in fila, assembrati, per attendere le chiavi delle cabine. Il carico è partito. Ed è