ROMA. C'è anche Cagliari - stando a quanto riportano Repubblica e nei giorni scorsi Il Sole 24 Ore - nell'elenco dei Comuni che per anni avrebbero sbagliato il calcolo della Tari facendo lievitare i costi della tassa sui rifiuti. Ad ammettere le irregolarità commesse da diversi Comuni d'Italia (da Milano a Genova passando per Napoli e Catanzaro) nel calcolo della Tari è il sottosegretario all'Economia Pier Carlo Baretta. Rispondendo all'interrogazione presentata in commissione Finanze alla Camera dal deputato M5S Giuseppe L'Abbate, Baretta ha spiegato come - a causa di un errore nel computo della quota variabile della tassa sulla raccolta e lo smaltimento dei rifiuti - molte famiglie si siano viste recapitare bollette con maggiorazioni anche del doppio.
Immediata la reazione delle associazioni dei consumatori, con in testa il Movimento a difesa del cittadino che lancia la campagna "Sos Tari" per chiedere ai Comuni di rimborsare i contribuenti per le somme illecitamente versate.
A poche ore dalla diffusione della notizia, palazzo Bacaredda smentisce qualsiasi tipo di errore nel calcolo della tassa: "Il Comune di Cagliari - spiega in una nota diramata in serata dalla dirigente del Servizio tributi, Francesca Brundu - non ha calcolato in maniera sbagliata la Tari e, anzi, applica correttamente la normativa di riferimento in materia. "In particolare - spiega il comunicato - per le utenze domestiche, la modalità di calcolo è la seguente: si moltiplica la superficie complessiva (abitazione e eventuali pertinenze) per la tariffa 'parte fissa' unitaria; si aggiunge la tariffa 'parte variabile', computata una sola volta; si aggiunge il 5 per cento a titolo di addizionale provinciale.La procedura può essere verificata da ciascun contribuente nel dettaglio degli importi indicati nei singoli avvisi inviati dal Comune".
La risposta del Comune non piace tuttavia alle opposizioni: "Rimaniamo fermi sulla posizione esposta dal sottosegretario all'Economia - dichiara il capogruppo di Forza Italia in Consiglio comunale, Stefano Schirru - e attendiamo le verifiche delle associazioni di categoria a tutela dei consumatori. Veritiera o meno che sia la notizia - commenta Schirru - il servizio di raccolta differenziata è scadente e la città non è pulita: la Tari è dunque sproporzionata a prescindere".