CAGLIARI. La Sardegna si presenta ai blocchi di partenza della stagione turistica della rinascita con 552.124 residenti che hanno già completato il ciclo vaccinale. Doppia dose, quindi altissima protezione anche contro le varianti, per oltre un terzo della popolazione. Per la precisione, si parla del 34,5% dei sardi. In totale nell’Isola, dall’inizio della campagna, sono state effettuate oltre un milione e 455mila iniezioni di siero contro il virus. Numeri in linea con la media italiana, ormai, dopo un inizio stentato che ha visto l’Isola a lungo in fondo alla classifica.
Ora il ritmo quotidiano delle vaccinazioni si attesta poco al di sotto delle ventimila somministrazioni, anche se restano molte giornate nelle quali non si va oltre le 15mila.
E se i numeri in termini assoluti lasciano ben sperare, tanto che si parla di obiettivo immunità di gregge entro la prima decade di febbraio, è ancora troppo alto il dato degli over sessanta che non hanno ricevuto nemmeno la prima dose. Per la fascia d’età più giovane di questo range anagrafico le prenotazioni sono aperte da aprile. Ma le resistenze sembrano ancora troppe. Sono 49.900 i sardi fra 60 e 69 anni che non si sono sottoposti nemmeno al primo ciclo. Che diventano 26mila tra 70 e 79, 11.460 tra gli 80 e 89 e restano ancora da raggiungere poco meno di 3mila ultranovantenni. Risulta invece immunizzato con la doppia dose lo stesso numero di giovanissimi tra 12 e 19 anni: di questi, hanno completato il ciclo in 2890.