CAGLIARI. Due euro per un albergo a quattro stelle, 1 e 50 per quello a tre stelle, così come per i b&b e in generale strutture extralberghiere, un euro per gli hotel che hanno solo una stella. Nessuno sconto comitiva. Queste le tariffe per l’applicazione della tassa di soggiorno a Cagliari che entra in vigore a partire da domani, giovedì 1 luglio.
Una scelta dell’amministrazione Truzzu che non solo è stata duramente criticata dall’opposizione, ma anche dalla maggior parte delle associazioni di categoria degli albergatori. Il sindaco Truzzu in una nota stampa ha specificato che la tassa sarà “destinata a finanziare interventi in materia di turismo, interventi di manutenzione, fruizione e recupero dei beni culturali e ambientali locali, nonché dei relativi servizi pubblici locali, e il ricavato verrà speso interamente per migliorare l'immagine di Cagliari.Non aumenteranno le tasse per i cittadini cagliaritani”.
Rimane un’incognita da parte di Federalberghi Sud Sardegna che questa mattina ha incontrato l’assessore alle Attività produttive e il dirigente. “Il software del Comune non sarà implementato entro domani”, dice il presidente Fausto Mura, “quindi non sappiamo fino a quando si dovrà scrivere a mano e che genere di conteggi fare, e quando sarà pronto”. C’è anche un aspetto economico da valutare. “Tutti i software alberghieri dovranno interfacciasti con quello del Comune e questo comporta un costo di circa mille euro per ogni struttura, più la commissione interbancaria per le carte di credito che equivale a un euro e mezzo a strisciata, e il tre per cento di commissione”. Federalberghi Sud Sardegna punta anche il dito contro il periodo scelto per l’applicazione dell’imposta di soggiorno. “Il 2021 non è l’anno adatto per poter mettere una tassa in una città che si sta appena sviluppando turisticamente come Cagliari”.