CAGLIARI. Niente indennizzi per il Covid. E gli artigiani sardi (imprese artistiche, tipiche e tradizionali) distruggono le loro opere per protesta. Una dimostrazione raccolta in un video-appello: "Non lasciateci soli".
Le imprese ribadiscono le proprie richieste affinché la Regione preveda "con la massima urgenza, nella prossima manovra finanziaria regionale, una specifica azione di indennizzo a favore delle microimprese dei Mestieri d’arte. Le imprese artigiane dell’artigianato artistico della Sardegna stanno affrontando oramai da anni una gravissima crisi", sostengono i portavoce della protesta, "la pandemia da Covid e le restrizioni hanno portato alle estreme conseguenze le difficoltà in atto già da tempo, aggravate ora in modo drammatico dalla scomparsa del mercato turistico, dalla cancellazione delle Fiere nazionali e internazionali, dei mercati, degli eventi e cerimonie.
Da oltre un anno le imprese affrontano una mancanza di liquidità senza precedenti, tale da mettere a rischio la stessa sopravvivenza di imprese di per sé fragili che affrontano una concorrenza globale, spesso senza sufficienti forme di tutela del lavoro manuale".
La legge 949 e il Bando R-Esisto predisposti dalla Regione, secondo i promotori, "non hanno inciso minimamente sul problema, anzi ha escluso dal bando le aziende che già erano in difficoltà e non in regola con il Durc. Quindi per garantire a tutti quanti di poter beneficiare degli eventuali sostegni chiediamo inoltre alla Regione di non istituire un click day o di limitarne l'erogazione alle imprese sane a tale scopo. Ogni impresa ha necessità e diritto e il criterio della velocità è secondo noi fortemente discriminante. Le imprese dell’artigianato artistico, tipico e tradizionale non possono essere lasciate da sole a fronteggiare un momento così drammatico".