CAGLIARI. Dopo due anni si è chiusa con gli avvisi di conclusione delle indagini a quattro dipendenti e dirigenti di Abbanoa l'inchiesta "Dirty Water", condotta dalla Finanza di Arbatax e dalla Procura di Lanusei. Le attività di indagine hanno posto fine a un'allarmante situazione generata dallo sversamento illegale di liquami fognari all’interno del porto di Arbatax che, da diversi anni, contaminava l’ambiente marino circostante.
Nel mirino un’attività di allaccio abusivo della rete fognaria "gestita da tale società alla rete fognaria gestita dal Consorzio Industriale Provinciale dell’Ogliastra: da tale allaccio abusivo, mantenuto illecitamente per anni, sono derivati plurimi danneggiamenti dell’impianto di depurazione e frequenti situazioni di malfunzionamento dello stesso".
Sono state riscontrate varie condotte illecite concorrenti, alcune di rilevanza penale, altre rilevanti come meri illeciti amministrativi, e attribuibili ai vari soggetti che a diverso titolo gestivano e gestiscono gli impianti fognari a servizio di numerosi comuni dell’area marina dell’Ogliastra (Tortolì e comuni limitrofi) ed il depuratore della Città di Tortolì, le quali condotte hanno causato, in modo ricorrente nel corso di molti anni, lo scaricamento in mare di rilevanti quantità di liquami, generando un pericolo per la salute non solo della popolazione sarda ma anche dei numerosi turisti che nel periodo estivo affollano l’incantevole costa dell’Ogliastra. Per verificare lo stato di salute del fondale marino interessato dai suddetti scaricamenti sono state anche acquisite – nel corso delle indagini – immagini video di tale fondale, realizzate grazie all’ausilio di un sottomarino a comando remoto.