CAGLIARI. I numeri migliorano, tutti gli indicatori tornano in verde nel rapporto Gimbe. Ma per capire se la zona arancione diventerà realtà già da lunedì prossimo la Sardegna dovrà guardare altro: il monitoraggio dell'Istituto superiore di Sanità, atteso per domani, che con dati identici agli scorsi (o in realtà anche di poco peggiori) potrebbe consentire l'uscita dal tunnel rosso dopo tre settimane.
Ma per quanto tempo resteranno in vigore le restrizioni di grado intermedio (bar e ristoranti dovranno continuare con il solo asporto, riaprono negozi e parrucchieri, si potrà circolare liberamente nel Comune)? Le ordinanze del ministro della salute Roberto Speranza valgono per due settimane. Quindi, salvo un peggioramento della situazione epidemiologica, di zona gialla non si parlerebbe prima de 17 maggio. Ma l'assessore alla Sanità Mario Nieddu fa sapere che chiederà al governo di valutare la possibilità che la Sardegna possa passare in giallo già da lunedì 10 maggio: se l'attuale trend al ribasso della circolazione virale dovesse essere confermato anche nel monitoraggio di venerdì 7 maggio, per quella data l'Isola avrebbe alle spalle ben tre settimane di numeri da gialla. Il confronto è aperto.
Intanto emergono nuovi spunti sull'andamento dell'epidemia dal consueto report del giovedì della Fondazione Gimbe. Nell'Isola tutti i parametri sono tornati verdi - quindi in miglioramento: i casi attualmente positivi per 100 mila abitanti sono 1089, la variazione percentuale dei nuovi contagi registra il segno meno, ed è calata addirittura del 21,8%, e i ricoveri restano ancora sotto la soglia limite.
I posti letto occupati nei reparti medici da pazienti Covid sono pari al 23%, mentre quelli delle terapie intensive sono al 21, ben sotto la percentuale critica del 30.