CAGLIARI. Arrivava fino alla Sardegna la droga dell'organizzazione di trafficanti sgominata in una maxi operazione dei carabinieri del Ros in diverse città d'Italia: da Torino a Cagliari. Nove gli indagati che ora finiranno in carcere su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, per associazione finalizzata al traffico illecito di sostanze stupefacenti e per plurimi episodi di produzione, traffico e detenzione di sostanze stupefacenti, con l'aggravante della transnazionalità. In Sardegna i coinvolti sono Paolo Gaviano, 50 anni, di Cagliari, e Luca Bassu, 43 anni di Orgosolo. I due erano i gestori del flusso verso l'Isola.
Il traffico di droga si muoveva sull'asse Spagna-Italia. Le indagini sono partite nell'estate del 2017 per le ricerche del latitante Junior Giuseppe Nerbo, che si era rifugiato in Spagna dopo essersi sottratto, nel novembre del 2016, all'esecuzione di un provvedimento cautelare in carcere per l'omicidio di Patrizio Piatti, avvenuto a Monteu Roero un anno prima. I successivi approfondimenti hanno consentito di rintracciare e arrestare Nerbo quell'estate vicino a Barcellona e documentare l'esistenza di un sodalizio dedito al traffico internazionale di cocaina, hashish e marijuana, attivo tra la Spagna e l'Italia.
Nerbo, una volta estradato in Italia, sfruttava i colloqui in carcere e apparecchi telefonici illegalmente per continuare a impartire direttive agli incaricati di gestire le attività di narcotraffico internazionale. Per contro, questi, anche con manoscritti redatti in forma criptica, hanno fornito a lui costanti informazioni sulle dinamiche associative e una rendicontazione sui proventi.
A volte la droga veniva trasportata da società di spedizioni totalmente ignare del contenuto dei colli all'interno dei quali erano occultati apparati gps per tracciare lo spostamento dello stupefacente. L'attività ha consentito di sequestrare 170 chili di droga tra cocaina, hashish ed anfetamine e di individuare diramazioni dell'organizzazione in Spagna, Piemonte, Sardegna e Sicilia. Sequestrati anche 700mila euro a carico del gruppo criminale.