CAGLIARI. La Sardegna corre sulla campagna vaccinale con l’apertura dei nuovi hub e la collaborazione dei medici di base che hanno iniziato il lavoro nel nuovo centro vaccinale di Oristano inaugurato oggi. Ma ora si attende uno stop. Sono finiti i vaccini Pfizer e Moderna, e se non ci fosse stato un ampio rifiuto per AstraZeneca, sarebbero carenti anche quelle dosi. “La Sardegna è quartultima in Italia per numero di dosi somministrate, ma quinta se si considera l’ultima settimana come numero di inoculazioni per 100mila abitanti tra prima e seconda dose”, precisa l’assessore alla Sanità Mario Nieddu che fa il punto sulla campagna vaccinale nell’Isola, “abbiamo accelerato molto con la somministrazione grazie all’apertura di nuovi hub, quindi potenziato di molto la capacità di inoculazione, tanto che abbiamo esaurito i vaccini che avevano, siamo in attesa delle ulteriori forniture di Pfizer e Moderna, anche gli AstraZeneca, se non fosse per la percentuale alta di rifiuti, sarebbero terminati”.
Ma secondo il numero uno dell’assessorato alla Sanità “non ci sono categorie che non riescono a vaccinarsi, ci sarà un po’ di ritardo fino a quando non ci sarà la possibilità di vaccinare tutti gli over 60 indistintamente con gli AstraZeneca, quindi ci sarà per queste categorie si andrà un po’ a rilento. Rispettiamo la tabella di marcia nazionale, pertanto vacciniamo gli over 80, il rimanente personale sanitario che non si era sottoposto alla vaccinazione fino a questo momento, i pazienti fragili, e le persone che hanno meno di 79 anni”. Si attende un nuovo carico di vaccini, e soprattutto il tanto ambito Johnson & Johnson. “Domani è previsto il primo arrivo, non sappiamo quante dosi saranno, ma non dovrebbero essere molte, ne arriveranno 36mila di Pfizer anziché le 43mila indicate, quindi settemila dosi in meno, e 40mila AstraZeneca”.
Intanto i medici di base iniziano ad aderire alla campagna, c’è un’integrazione al vaglio dell’assessorato rispetto all’accordo stipulato con i camici bianchi. “Prevede la possibilità di vaccinare non solo gli ultra ottantenni ma tutte le categorie negli hub, negli ambulatori o altre strutture dedicate che verranno aperte e anche a domicilio”.