"Ritenuto di dover prevedere un idoneo sistema di contenimento della circolazione del virus, a salvaguardia della salute dei cittadini sardi, che interessi indistintamente tutti i viaggiatori provenienti dall’estero e dal resto del territorio nazionale, nei quali la circolazione del virus è ancora particolarmente significativa e, secondo le ultime rilevazioni, in costante aumento", continua l'ordinanza.
E ancora: "È indispensabile, in funzione di contrasto al Covid-19, disporre nei confronti di tutti i passeggeri che intendono fare ingresso nel territorio regionale ulteriori misure di prevenzione maggiormente restrittive. Valutato che in ragione della condizione insulare della Sardegna, della conseguente limitata quantità di punti di accesso e del dimensionamento del servizio sanitario regionale, che - per quanto potenziato in maniera considerevole nelle strutture e nei reparti specialmente dedicati alla cura delle patologie da Covid-19 - non potrebbe fare fronte alla ripresa della diffusione virale con numeri esponenzialmente superiori alla propria capacità di erogazione di prestazioni, appare comunque necessario un sistema di controlli preventivo rinforzato sugli arrivi al fine di filtrare ulteriormente la possibilità di nuova circolazione virale".
La Regione ritiene quindi "di dover adottare, con propria ordinanza, le necessarie misure di cautela volte a contenere l’esposizione al rischio di diffusione epidemiologica del virus Sars- CoV-2 e delle sue varianti, conseguente alla mutata regolamentazione della circolazione delle persone da/per la Sardegna".