CAGLIARI. O si chiude la Centrale di committenza, che dovrebbe dare un governo unico sugli appalti in Sardegna, o si revoca immediatamente l'incarico di responsabile agli acquisti per la sanità. È un aut aut senza appelli quello lanciato dal segretario generale di Cisl Fp Davide Paderi, nei confronti della decisione della giunta Pigliaru di nominare "al di fuori" della Centrale regionale di Committenza il nuovo responsabile della spesa sanitaria. Che senso ha - si chiede il sindacato della Funzione pubblica - creare un organismo unico per la gestione e la razionalizzazione degli appalti nella pubblica amministrazione, se poi si continua a gestire le nomine secondo le logiche di sempre? Soprattutto in un settore nevralgico come quello della Sanità, che pesa più del 50 per cento sul bilancio della Regione Sardegna. Contro questa pratica la Cisl ha intanto inviato una segnalazione alla Autorità nazionale anti-corruzione presieduta da Raffaele Cantone.
Sanità fuori dal controllo centrale degli appalti in Sardegna? Esposto Cisl a Cantone
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