CAGLIARI. Tutti i parametri in miglioramento per la terza settimana di fila. Ma i vaccini vanno (ancora) troppo a rilento. E ora rappresentano l'ostacolo più grande per la Sardegna. Questi gli ultimi aggiornamenti che arrivano dal report della Fondazione Gimbe, che monitora settimanalmente l'andamento dell'epidemia e delle vaccinazioni in tutte le regioni d'Italia.
Le buone notizie arrivano dai numeri sulla curva del contagio, che nell'Isola - nella settimana considerata, che va dal 17 al 23 febbraio - sono in continuo miglioramento: 812 i casi attualmente positivi su 100mila testati (nel precedente aggiornamento erano 858), l'incremento in percentuale dei casi continua a scendere ed è il secondo più basso in Italia (oggi all'1,2) e crolla ancora il numero di posti letto occupati negli ospedali. In terapia intensiva sono fermi al 12%, mentre calano dal 19 al 15% nei reparti ordinari. Unico dato in peggioramento quello relativo al numero delle persone testate per 100mila abitanti, che stando al report sono 725.

La vera emergenza per l'Isola è però rappresentata dalle vaccinazioni. I rallentamenti sono, oggi più che mai, evidenti nel confronto con le altre regioni. La Sardegna è penultima in classifica per il completamento del ciclo vaccinale: solo l'1,65% della popolazione ha ricevuto già entrambe le dosi, fa peggio solo l'Abruzzo. Maglia nera assoluta invece per le somministrazioni agli over 80: se da un lato c'è Bolzano che ha già completato il ciclo degli anziani al 26,5%, dall'altra c'è l'Isola che sfiora appena lo 0,01% di vaccinazioni. Nessun'altra regione ha un dato così basso.