CAGLIARI. Esercito e polizia nelle piazza per riavviare le attività dei ristoranti anche la sera ? L’ha ipotizzato il coordinatore del Cts Agostino Milazzo, e il sindaco di Cagliari e quella di Pula, Paolo Truzzu e Carla Medau, sono d’accordo. “Le dichiarazioni del capo del Cts ci fanno riflettere”, ha detto la Medau, “siamo ben lontani dal piano vaccinale, il virus circola ed è necessario che i comuni vengano dotati di un meccanismo di controllo per cominciare a far ripartire le attività, l’economia è davvero in una situazione di grande difficoltà. L’Esercito può far pensare a una forza militare, ma potrebbe essere una presenza sociale ben inserita che ci consenta di far svolgere al meglio la vita quotidiana, non possiamo sicuramente garantire un controllo capillare con le sole nostre forze a disposizione”.
Il sindaco Truzzu è più duro. “Premesso che per poter far aprire bar e ristoranti, io utilizzerei qualsiasi soluzione e risorsa compreso l’Esercito e la Polizia nelle strade, io credo che Miozzo dovrebbe imparare a fare il suo lavoro, preoccuparsi dei dati e non dire agli altri cosa devono fare, e se proprio deve trovare un responsabile, anziché cercare i sindaci, dovrebbe pensare al ministro dell’Interno, perché l’ordine pubblico è un compito del Viminale e non certo di noi poveri sindaci”.
Pietro Pisu, sindaco di Quartucciu, gestisce un territorio diverso, non a carattere turistico come quello della Medau, e neanche una grande città come Cagliari, ma che ospita un centro commerciale come il Millenium, frequentato dai giovanissimi e quindi dove si possono verificare assembramenti. “I nostri territori sono abbastanza complessi da gestire per quanto riguarda il controllo, stiamo cercando di farlo e ci stiamo riuscendo. Ovvio che la presenza dell’Esercito non è un bel biglietto da visita e un’immagina consona a quelli che sono i principi della nostra democrazia, provo a immaginare in un centro commerciale la presenza dei militari, mi sembra decisamente fuori luogo”.