CAGLIARI. Report in mano, la presidenza è pronta a consegnarlo al governo. E i documenti oggi, secondo l’assessore alla Sanità Mario Nieddu, dimostrano che l’Isola dovrebbe stare in zona gialla, non nella fascia arancione. “Le criticità che ci hanno declassato erano state superate dal giorno successivo a quello preso in considerazione per elaborare il report”, spiega l’assessore alla Sanità Mario Nieddu, riferendosi anche ai posti letto inaugurati sabato a Sassari, “sono vuoti, ma sono attivi, e noi speriamo che non servano”.
La Regione sembra che stia intraprendendo una via diplomatica. “Il documento è pronto e ci auguriamo di non dover ricorrere al tribunale amministrativo, si potrebbe fare a meno del ricorso qualora si dovessero accogliere le nostre istanze”. Non è dato sapere quali potrebbero essere le tempistiche, ma l’assessore Nieddu si augura che “si possa fare una valutazione prima di venerdì”.
L'esponente della Giunta Solinas ha parlato al termine dell'audizione davanti alla commissione Sanità del consiglio regionale, presiedute da Domenico Gallus, che ha fatto riferimento alla "necessità di reinterpretazione dei numeri, che erano quelli".
Ma dall'opposizione Francesco Agus (Progressisti) riferisce che "il governo non ha fatto altro che prendere i dati della regione e elaborarli. Non esiste nessuna possibilità di ricorso: i numeri erano inadeguati per consentire alla Sardegna di rimanere in zona gialla. Dal report non potrà che emergere questo: il 19 gennaio l'isola ha sforato il numero delle terapie intensive. Inoltre erano presenti focolai in ospedale e Rsa. Basta propaganda, bisogna superare il problema laddove si origina e cioè all'interno degli ospedali".