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CAGLIARI. Gli sbarchi diretti dall'Algeria alla sardegna continuano. Ma il prefetto di Cagliari assicura: "Non c'è alcun allarme sicurezza in città". Il commento arriva al termine dell'incontro che si è tenuto questo pomeriggio con il presidente della Regione Francesco Pigliaru e il capo del dipartimento delle Libertà Civili e dell'Immigrazione Gerarda Pantalone, nel quale si è parlato della rotta verso l'Isola ma non solo. Durante il vertice, alla presenza della Costantino, del collega di Sassari Giuseppe Marani, di Nuoro Carola Bellantoni e di Oristano Giuseppe Guetta e il presidente dell’Anci Sardegna Emiliano Deiana, sono stati firmati due protocolli d'intesa per migliorare la gestione dei flussi migratori.
Il primo documento è finalizzato a perfezionare il modello di accoglienza dei migranti che richiedono la protezione internazionale. L’altro , sottoscritto da Regione, Prefetture, Anci e sindaci di Cagliari, Sassari, Nuoro e Oristano, riguarda invece le attività di volontariato sociale rivolte ai richiedenti protezione internazionale. I migranti, secondo gli accordi stabiliti, potranno dunque sottoscrivere patti di volontariato e svolgere attività che consentano di acquisire e svolgere un ruolo attivo e partecipe a favore delle collettività locali.
Due documenti per migliorare l'accoglienza dei migranti e l'apertura del Cpr (centro di permanenza e rimpatrio) a Macomer: "Per quanto riguarda il Cpr – ha dichiarato il presidente Pigliaru – si tratta di uno strumento mirato soprattutto disincentivare i flussi diretti dall’Algeria. Chi arriva sulle nostre coste illegalmente deve sapere che non potrà prendere il foglio di via e andare in giro come vuole, ma che sarà trattenuto in un luogo a ciò deputato e da lì rimpatriato”.