CAGLIARI. Maggioranza di centrodestra sempre più di centro e sempre meno di destra nel consiglio regionale della Sardegna. Tensioni e rimescolamenti sono all'ordine del giorno. Ciò nonostante la coalizione a sostegno di Christian Solinas anziché indebolirsi si rafforza: oggi conta 16 voti in più rispetto all'opposizione di centrosinistra e Movimento 5 Stelle. All'inizio della legislatura erano 14. Ma se i numeri danno sicurezza di governabilità, sono gli equilibri interni ad aprire partite nuove. Nel 2020 era stata Elena Fancello ad approdare nel Psd'Az dopo l'acquisizione del ruolo di onorevole grazie alla militanza grillina. L'ultimo a saltare la barricata è stato Franco Stara: eletto con i Progressisti a sostegno di Massimo Zedda, poi renziano di Italia Viva, ha cambiato casacca per indossare quella del Gruppo Udc Cambiamo. Da sinistra al centro, per governare. Col suo ingresso la truppa guidata dal sempiterno Giorgio Oppi conta sette voti e pesa, in aula e nelle commissioni. Tanto che per controbilanciare c'è la pretesa di un altro assessorato, oltre a quello alla Pubblica istruzione. la poltrona che potrebbe liberarsi è quella dell'assessora all'Agricoltura, Gabriella Murgia- Il nome del successore, comunque, potrebbe arrivare solo i caso di rimpasto, che dall'Udc è caldeggiato.
Anche se un esponente di spicco, Antonello Peru, spiega che da parte del suo partito "non c’è un pressing per ottenere un assessorato, oggi i centristi chiedono al presidente “di mettere in campo azioni di riforma. Abbiamo fatto quella della sanità e speriamo che presto arrivi nell’aula del consiglio regionale il provvedimento sulla legge dei territori e abbiamo già pronta la riforma degli enti locali, spero che entro gennaio possa essere licenziata dal consiglio”. Secondo l’esponente centrista “c’è molto spazio e abbiamo un’idea di Sardegna per il popolo sardo”. Precisa che “non vogliamo assolutamente destabilizzare la maggioranza”. Certo è che i centristi auspicano che si possa arrivare un rimpasto. “Spero che al più presto possibile il presidente della Regione possa ristrutturare anche la giunta perché dopo due anni è giusto qualche ritocchino, per ridisegnarla, perché nella società, con la pandemia, sono cambiati anche gli assetti, è giusto che ci sia anche questo”.Un assessorato da assegnare è quello ai Lavori pubblici. deve essere designato il successore di Roberto Frongia, scomparso prematuramente. Un posto che spetta ai Riformatori. In pole c'è il dg del Mater Olbia Franco Meloni, un asso pigliatutto per tutte le stagioni. Opzione non gradita da tutti i fantoliani. Due hanno lasciato. Giovanni Antonio Satta, che sperava di entrare in giunta e di essere preferito a Meloni, e Alfonso Marras, che sono approdati al Misto. Ma è imminente la creazione di un gruppo Forza Sardegna, che nascerà grazie all'adesione tecnica di un membro di Forza Italia: il partito di Berlusconi in Sardegna, durante una recente riunione, ha annunciato la virata verso le liste definite genuinamente civiche. I Riformatori, comunque hanno di recente guadagnato un pezzo con l'arrivo di Sara Canu, eletta con la Lega. E non è escluso l'ingresso di Valerio de Giorgi, per il quale è ancora aperta l'opzione Udc. Campagna acquisti? Transizioni naturali? Comunque le si chiami devono trovare un punto di caduta. Perché ora in maggioranza si litiga sulle priorità. Il Psd'Az spinge per discutere la legge sulla riorganizzazione della presidenza, L'Udc vuole portare quella sulla ricostituzione delle nuove province e la Lega punta i piedi per approvare la Finanziaria. I fronti sono aperti. Tutti interni. E Solinas tesse.
- Monica Magro
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