CAGLIARI. Molti contagi, tante vittime. E quattro nuovi ingressi in terapia intensiva in sole 24 ore. Non è un buon quadro quello che emerge dal bollettino dell'unità di crisi della regione che fotografa l'andamento dell'epidemia di coronavirus in Sardegna. Dopo giornate che lasciavano trapelare un moderato ottimismo, arrivano numeri in salita. I nuovi positivi al virus in Sardegna sono 411. Un dato emerso dalla processazione di 2.620 tamponi. Un tasso di contagio quindi che balza a oltre il 15%. Senza contare che nel totale dei test si contano anche quelli ripetuti più volte per accertare negativizzazioni. Quindi il numero delle persone testate è anche inferiore.
Le vittime, poi: il Covid ha ucciso altri 14 sardi, con un bilancio delle vittime che sale a 850 dall'inizio dell'epidemia. Sei erano residenti della provincia del Sud Sardegna, quattro della provincia di Oristano, due della Città Metropolitana di Cagliari e due rispettivamente delle province di Sassari e Nuoro.
Numeri che si ripercuotono sulle attività negli ospedali dell'Isola. Qui sono occupati cinque posti letto in più in reparti non intensivi, che portano il totale a 522 e, rispetto a ieri, risultano tre terapia intensive in meno. Un dato che però deve essere correlato ai quattro nuovi ingressi di pazienti gravi riportato nel bollettino nazionale della protezione civile e a quello delle vittime che, purtroppo, non hanno più bisogno di un letto.
A far schizzare in alto gli indicatori sono i nuovi contagi registrati nella città metropolitana di Cagliari, ben 137. 87 invece sono stati scoperti nel Sud Sardegna, 28 a Oristano, 58 a Nuoro, e 101 a Sassari.
Mentre in Ogliastra si conclude la seconda giornata dello screening Sardi e sicuri voluto dalla Regione, le speranze per uscire dall'incubo virus sono risposte nel vaccino. Oggi, fa sapere l'assessore regionale alla sanità Mario Nieddu, sono arrivate altre 16.380 dosi di Pfizer. Il problema, però, è che non sono state distribuite le siringhe. La Regione userà la sua scorta, in attesa della nuova spedizione da Roma. La consegna di dosi è l'ultima del mese e la Regione è pronta a mantenere altissimi gli standard di somministrazione registrati fin qui. Mentre si attende la fornitura di vaccino Moderna.