CAGLIARI. “Io trattato da criminale, multa ingiusta”. Dopo la notizia della chiusura del chiosco Luchia di viale Buon Cammino per assembramenti (qui la notizia), il titolare Claudio Ara si difende. “È successo tutto dalle 16 alle 18, dopo che eravamo chiusi dal 23 dicembre. Abbiamo riaperto il 7 e l’8 e c’erano una cinquantina di persone in una piazza grade, la maggior parte di loro aveva la mascherina, solo qualcuno non la indossava”, spiega Ara.
L'imprenditore spiega anche di aver ripreso più volte chi si faceva trovare con la mascherina abbassata. “C’era un dj, ho servito le consumazioni al tavolo, erano tutti seduti nelle panchine o attorno ai tavolini, nessun evento, nessuna festa, nessuna promozione, un piccolo video sui social”. Fino a quando non è arrivata la polizia.
“Sono arrivati quattro suv, sedici agenti, ed è vero che si è creato un fuggi fuggi, anche se le persone hanno la coscienza pulita, ormai vivono con l’idea di poter prendere una multa quando vedono le forze dell’ordine”. Adesso le serrande di Luchia rimarranno abbassate fino a mercoledì. “Mi hanno consegnato un provvedimento per assembramento con 50 persone in una piazza all’aperto, e un verbale di 400 euro che se si paga entro cinque giorni diminuisce a 230”.