CAGLIARI. C'è il via libera della commissione Urbanistica, il Piano casa per la Sardegna arriverà in aula il 23 dicembre. Qui si consumerà la vera battaglia. Con la maggioranza che parla di opportunità di sviluppo per l'Isola e l'opposizione che lancia l'allarme per il pericolo di cementificazione delle coste della Sardegna.
Oggi il parlamentino guidato da Giuseppe Talanas (Forza Italia) ha approvato il Dl 108 che contiene le "Disposizioni per il riuso, la riqualificazione ed il recupero del patrimonio edilizio esistente ed altre disposizioni in materia di governo del territorio". Contiene la proroga delle norme del Piano casa attualmente vigente e la possibilità di apportare incrementi volumetrici in case e alberghi anche nella fascia protetta dei 300 metri, purché costruiti prima del 1989.
Il testo è passato a maggioranza, con il voto contrario dell'opposizione (si è astenuto Roberto Li Gioi del M5s). La commissione ha anche designato i relatori della legge: saranno lo stesso presidente Talanas, per la maggioranza, e Valter Piscedda del Pd per l’opposizione.
Intanto, dopo le audizioni, sono arrivati nuovi pareri sul testo. Come quello del Cal (Consiglio delle autonomie locali): la proroga del Piano casa è considerata "un provvedimento indispensabile, ma ancora lontano dalla terapia necessaria che richiede la costruzione di un impianto legislativo capace di trasformarsi in motore di sviluppo e di curare le endemiche carenze strutturali". Lontano cioè da "una riforma globale, uno strumento laico che imponga principi di conservazione e di ecosostenibilità, di sviluppo e di evoluzione della futura identità regionale mantenendo l'equilibrio fra la resilienza del proprio essere e la proiezione verso il futuro".