NUORO. La Sardegna è la quarta regione in Italia per percentuali di incremento dei casi Covid. E una delle poche dove aumenta il numero di attualmente positivi su 100.000 abitanti: sono 925.
Basso, invece, il tasso di occupazione di posti letto in reparti non critici: 37%, e appena al di sopra la soglia di allerta del 30 per cento per quelli in terapia intensiva: è occupato il 34 per cento di quelli disponibili. E' la fotografia scattata dalla Fondazione Gimbe per l'andamento dell'epidemia nell'Isola. I dati presi in considerazione sono aggiornati al 9 dicembre, quindi ieri. Oggi la buona notizia è che il tasso di positività dei tamponi è appena al di sopra del 5%. E ne sono stati processati circa 4100.
Anche per consolidare questo dato la regione sta cercando di mettere in campo tutte le azioni possibili per contrastare la circolazione del virus in Sardegna. L'arma principale è quella dello screening di massa. Dell'operazione, che si avvarrà del supporto del docente di microbiologia Andre Crisanti, si è parlato ieri durante un confronto tra lo stesso Crisanti, il commissario Ats Massimo Temussi e l'assessore alla sanità Mario Nieddu. Il presidente della regione Christian Solinas, dopo l'acquisto di un milione e 100mila test, ha annunciato che entro Natale si partirà con il tampone rapido antigenico molecolare orofaringeo per tutti i cittadini sardi. Sorvegliato speciale, e primo a essere sottoposto allo screening, il territorio del Nuorese, dove i numeri del Covid fanno paura.
E mentre a Cagliari si attende l'attivazione dei posti letto al Binaghi, circa un centinaio, è proprio nel piazzale del San Francesco di Nuoro che si corre ai ripari con l'attivazione dell'ospedale da campo. Nel pomeriggio sono stati trasferiti i primi pazienti, che hanno occupato tre dei 20 posti letto a disposizione. La struttura supporterà l'attività dei reparti già riservati alle cure dei positivi: due terapie intensive e due di degenza ordinaria, più i malati ricoverati al Pronto soccorso. Presteranno servizio 5 ufficiali e 6 sottufficiali medici dell'Esercito, 6 infermieri e 4 operatori socio sanitari della Assl di Nuoro.
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