CAGLIARI. Salviamo i giovani e non gli anziani malati con scarse possibilità di sopravvivenza contro il Covid? Il dilemma è vissuto al Santissima Trinità e l'ipotesi è presa in considerazione. Ormai è il punto di riferimento ancora per tutta l’Isola nonostante si siano aggiunti posti letto anche negli altri ospedali. Ma i numeri dei ricoveri sono pesanti.
“Una delle possibilità è la dotazione dei respiratori anche al pronto soccorso, non abbiamo più fisicamente locali liberi adibiti a ospitare i malati”, spiega Alessandro Rotigni, primario di Anestesia e Rianimazione dell'ospedale di Is Mirrionis, “se arriva un novantenne con gravi patologie e un quarantenne con due figli, è una scelta che potremmo trovarci a dover fare perché altrimenti bisognerebbe avere mille respiratori e mille posti letto. Alcuni pazienti anziani muoiono perché debilitati". La scelta finale? "Si prende in considerazione ma finora non abbiamo ancora dovuto farla”.
Il virus fa paura, anche i numeri. I dati di domenica hanno segnato 7 decessi, non tutti erano pazienti anziani. Una era una donna di soli 47 anni. Non ce l’ha fatta neanche lei. Oggi si contano 60 positivi al Pronto Soccorso in attesa di un ricovero. E si attendono respiratori anche là. Non si arriva ancora alla scelta di “salvare” i giovani e “scartare” anziani malati, ma si va su quella strada.
E c’è anche una legge, la 219 del 2017, che potrebbe giustificare decisioni difficili.