CAGLIARI. Marzo 2017: il Comune fa sapere che "nei prossimi mesi verranno attivati dei punti informativi dislocati per la città e prenderanno avvio una serie di iniziative tese alla sensibilizzazione sul tema dei rifiuti". Luglio 2017, il Comune assicura"Ecocentri, appalto per la raccolta dei rifiuti e nuovi servizi per i cittadini: a Cagliari si avvicina il nuovo sistema di gestione per l'igiene urbana". Ottobre 2017, stavolta con pubblicità a pagamento (in collaborazione con De Vizia, Cooplat e Econord, che gestiranno tutto): ancora il Comune. O le società, i loghi ci sono tutti), annuncia che "nei prossimi mesi partirà il nuovo servizio di raccolta differenziata" e che "nelle prossime settimane distribuiremo i materiali informativi". Ennesima dichiarazione d'intenti, senza data, che dà per imminente l'avvio del nuovo servizio di raccolta porta a porta che a Cagliari si attende dal 2001, da quando fu affidato il servizio dell'immondizia che da allora è andato avanti a suon di proroghe.
L'aggiudicazione definitiva della gestione del nuovo servizio, dopo un tira e molla andato avanti fra Tar, Consiglio di Stato, appalti vinti e annullati (e un interessamento della Procura della Repubblica per una torta da quasi 300 milioni in nove anni) risale allo scorso marzo. Soddisfazione in municipio, diffidenza fra i cittadini. Perché gli annunci, finora, non hanno avuto seguito. Anzi: la Tari, la tassa sui rifiuti, come denunciato dall'opposizione in Consiglio comunale, è aumentata. I vantaggi si vedranno se e quando partirà il nuovo servizio.
Intanto c'è un nuovo annuncio, a pagamento, con una pagina di pubblicità su un quotidiano, che profetizza un miglioramento per Cagliari che, stando allo slogan, "è casa". Si vedrà "tra qualche settimana" e "tra qualche mese". Una data certa ancora non c'è.