ASSEMINI. Gli unici investimenti certi nel sito di Assemini-Macchiareddu riguarderanno le bonifiche e l'installazione di alcuni campi fotovoltaici: è quanto riportano i sindacati Rsu Ilcv Eni Rewind, Filctem-Cgil, Femca-Cisl e Uiltec-Uil al termine dell'incontro con i rappresentanti di Eni, Eni Rewind, e Eni New Energie per discutere sugli investimenti della società nel sito.
"Da subito l'azienda ha messo in chiaro che gli unici investimenti certi riguarderanno le Bonifiche dei suoli e della falda così come da crono programma e una serie di investimenti già fatti e da eseguire sull'installazione di alcuni campi Fotovoltaici. Riguardo le insistenti voci sulla dismissione di alcuni importanti asset quali l'impianto del CloroSoda, il Pontile e il Deposito Costiero avvalorata da una nota stampa diffusa nella giornata di domenica 11, non c'è stata alcuna smentita anzi, ci sono state posizioni di dettaglio che avvaloravano tali ipotesi", spiegano i sindacati con un comunicato.
"Alla luce di quanto affermato dai vari rappresentanti della società Eni", i rappresentanti dei lavoratori ritengono che "sia assolutamente insufficiente che l'Eni possa investire solo per mero businness in campi fotovoltaici senza che questi creino occupazione stabile e duratura. Tale operazione ha un senso se abbinata ad altri investimenti che utilizzino l'energia elettrica generata per produrre idrogeno green in modo da contribuire in maniera fattiva alla de-carbonizzazione della Sardegna". Inoltre, aggiungono, "le bonifiche non possono essere ritenute un investimento ma un obbligo di legge a cui la società Eni deve adempiere", ed "è intollerabile che l'Eni disattenda in maniera unilaterale gli accordi firmati con le OO.SS. frutto di pianificazione voluta dai Ministeri competenti, in particolare dal Mise, e non attivi adeguati e opportuni tavoli sindacali di confronto per discutere eventuali modifiche degli assetti produttivi, ma, furtivamente, decida di liberarsi delle produzioni che hanno ricadute economiche e occupazionali rilevanti, vedasi la cancellazione del progetto Csp".
Le sigle Filctem Femca Uiltec e la Rsu "rigettano totalmente quanto dichiarato dai rappresentanti di Eni nella riunione odierna in riferimento alla cessione degli asset strategici del sito", e sollecitano la Giunta e il presidente Christian Solinas "ad attivare in maniera urgente un'interlocuzione con i rappresentanti del Governo nazionale e i vertici di Eni con l'obiettivo di implementare le produzioni del sito di Assemnini/Macchiareddu, attivando percorsi che possano prevedere l'utilizzo di risorse finanziarie derivanti dal Green Deal e dal Recovery Fund che inseriscano la Sardegna nei piani di de-carbonizzazione e produzione dei nuovi combustibili come l'Idrogeno Green e i Gas di sintesi. In attesa di ciò si attiveranno le forme di mobilitazione più opportune, si manterranno quelle già assunte con la dichiarazione dello stato di agitazione".
- Redazione
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