QUARTU. Sono stati rintracciati e arrestati gli autori della violenta aggressione del 2 agosto scorso al Poetto di Quartu. Quella notte, vicino a una paninoteca ambulante, alcuni ragazzi erano stati colpiti con una katana lunga 92 centimetri (trovata durante la perquisizione) e un frustino. Grazie alle denunce delle cinque giovani vittime (tutte ventenni) e ad alcune testimonianze sono stati identificati e deferiti all’Autorità Giudiziaria due dei magrebini responsabili delle violenze. Sono Ouanas Mohamed Zidane, 20enne algerino, e Ben Aissa Amir Alessandro, 30enne cagliaritano di origini marocchine.
dagli accertamenti compiuti, è emerso che due del gruppo di ragazzi, provenienti dalla provincia, al termine di una serata in discoteca sono stati avvicinati da due magrebini i quali con fare minaccioso li avevano pretestuosamente accusati di aver rivolto delle attenzioni alla ragazza di uno di loro, banconiera presso la citata paninoteca.
Gli stessi magrebini, dopo aver sfilato più volte la mascherina dal volto dei ragazzi, spalleggiati da altri connazionali ancora in fase di identificazione, sono passati immediatamente alle vie di fatto, prelevando una katana, un frustino ed una mazza da hockey dal camper di cui avevano la disponibilità. Con queste armi si sono scagliati con inaudita violenza contro il gruppo di ragazzi, procurando a tutti loro diverse ferite lacero contuse.
Un altro ragazzo, presente sul posto, aveva cercato di dissuadere i nordafricani, non riuscendo nell’intento e ricevendo anche lui un fendente che gli ha procurato una profonda ferita al volto. Le giovani vittime, successivamente ai fatti, sono andati in ospedale con varie contusioni e tagli riconducibili non solo alla katana ma anche a bottiglie di vetro appositamente infrante. La ferocia dell’aggressione è stata accertata anche dall’entità delle diverse ferite riportate, all’altezza del capo o altre parti vitali.
Gli aggressori, all'arrivo delle pattuglie, si erano dati alla fuga, ma erano riusciti a nascondere alcune delle armi utilizzate, poi trovate dai poliziotti delle Volanti all’interno di un camper parcheggiato vicino alla rivendita di panini, di proprietà del titolare, un cittadino marocchino residente a Cagliari.
Ieri sera i due sono stati trovati in un casolare nelle campagne dell’agro di Sinnai. Tutta l’attività di indagine è stata coordinata dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Cagliari, che ha supportato costantemente gli operatori del Commissariato nella loro attività di ricostruzione dei fatti.
Considerati i gravi indizi di colpevolezza a loro carico e il concreto pericolo di fuga, sono stati sottoposti al provvedimento di fermo per aver provocato lesioni al volto. Agli stessi soggetti sono state contestate le lesioni aggravate in concorso nei confronti, il porto abusivo di armi proprie e di oggetti atti ad offendere.
Anche il proprietario del chiosco dove erano nascoste le armi e gli oggetti utilizzati duranti l’aggressione è stato denunciato per porto abusivo di armi e di oggetti atti ad offendere. Le indagini del Commissariato di Quartu proseguono per individuare gli altri responsabili.
- Redazione
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