SARROCH. "Saras deve spiegare quello che succede, non possiamo essere noi a dare le comunicazioni ai cittadini preoccupati. Siamo consapevoli che il polo industriale determina importanti ricadute economiche e occupazionali, ma la salvaguardia dell'ambiente e la tutela della salute sono priorità imprescindibili per la nostra comunità". A parlare è il sindaco di Sarroch Tore Mattana. Le ciminiere della raffineria hanno smesso, per ora, di annerire il cielo del Golfo degli Angeli con i fumi causati prima dal riavvio degli impianti e poi da un blackout che avrebbe causato un blocco totale dello stabilimento. Un fenomeno che ha destato molta preoccupazione, sminuito dall'azienda, che ha parlato solo attraverso il comune di Sarroch.
La gente vuole sapere cosa sia successo. E se quella nube nera fosse nociva. A chiederlo è anche un movimento spontaneo che ha avviato un mail bombing, un bombardamento di richieste via posta elettronica alle redazioni dei giornali e alla Sarlux.
Nelle mail si legge che "come persone preoccupate per la salute della cittadinanza e per la trasparenza amministrativa dei processi industriali in Sardegna, chiediamo:
- all'impresa implicata, che fornisca i valori delle emissioni, con riferimento specifico ai limiti tabellari previsti dalla normativa vigente, generate dal 10 luglio ad oggi, con indicazione puntuale delle sostanze emesse in atmosfera per le quali sono stati rilevati i superamenti dei limiti, delle relative concentrazioni e durata di superamento rilevate dai sistemi di monitoraggio, nonché che fornisca indicazioni puntuali delle dinamiche che hanno portato alle emissioni evidentemente anomale e le misure di contenimento e rientro adottate;
- agli enti di controllo, che rendano noti alla cittadinanza gli esiti dell’attività di vigilanza, e in particolare dettagliare quando hanno provveduto ai controlli, la situazione riscontrata, le prescrizioni rilasciate, i provvedimenti individuati e i rischi per la salute della popolazione e per l’ambiente rilevati;
- ai mezzi d'informazione, che mantengano l'attenzione vigile, non si prestino ad operazioni di "rassicurazione" (falsa) della popolazione, e aiutino a far luce sull'accaduto, sulle possibili irregolarità e sulle loro conseguenze, per aiutare la cittadinanza a vedere riconosciuti i propri diritti alla salute e all'informazione;
- ai responsabili politici, che intervengano tempestivamente per far cessare le emissioni dannose per la popolazione e promuovano politiche attive per assicurare la tutela della salute dei cittadini e dell’ambiente".
Si accoda anche Mattana: "Si ribadisce la necessità che la Sarlux predisponga un sistema di comunicazione ufficiale degli eventi rilevanti che si verificano nello stabilimento la cui mancanza è una carenza grave ed il Comune di Sarroch non si può sostituire all'Industria che deve dare la tempestiva informazione alla cittadinanza. È urgente l'attuazione degli interventi previsti nella recente AIA, Autorizzazione Integrata Ambientale rilasciata dal Ministero dell'ambiente in materia di ambiente, con l'ulteriore riduzione delle emissioni, e sicurezza ed in primo luogo la realizzazione della Fascia Verde per la mitigazione dell'impatto ambientale, paesaggistico e delle emissioni odorigine dell'agglomerato industriale".
- Redazione
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