CAGLIARI. Le fiamme sono sparite, ma il fumo c’è ancora, e anche la forte puzza di bruciato. Di Stock House, la rivendita di biancheria per la casa di viale Elmas, rimane solo lo scheletro dell’immobile. È tutto carbonizzato. Non si legge più neanche l’insegna. Accanto, da tre anni, c’era il laboratorio dello chef Gianluca Aresu. Difficile capire a quanto possano ammontare i danni, le serrande sono abbassate, e le fiamme hanno distrutto la sua attrezzatura, secondo una prima stima, merce per 250mila euro.
È ciò che rimane dopo l'incendio scoppiato intorno a mezzanotte, tra sabato e domenica. Quasi preannunciato da parte del proprietario degli immobili di viale Elmas. “Al 99 per cento sono gli stessi malviventi che il 21 agosto del 2018 hanno colpito erroneamente i magazzini di “Io Bimbo””, ha spiegato Sergio Mazzella, “dopo quell’attentato ho proposto una buonuscita ai titolari di Stock House, immaginando che quell’attentato fosse in realtà per loro, purtroppo la mia offerta economica non è stata accettata”.
Mazzella indica anche il punto dove sono entrati gli incendiari, lo stesso utilizzato per accedere all’area nel 2018. “Una rete che avevamo sistemato”. Chi è entrato nella struttura ha dovuto fare un salto di circa quattro metri. Trentacinque gli uomini dei Vigili del Fuoco allertati dagli automobilisti, impegnati fino alle prime ore di oggi. Poi hanno dovuto abbandonare la struttura, potrebbe collassare da un momento all’altro. Le indagini della Polizia sono in corso, testimonianze a parte, c’è anche un hardisk, potrebbe rivelare il volto e il nome degli autori. Intanto i locali sono stati posti sotto sequestro.