CAGLIARI. Via libera alla proroga del piano casa in scadenza il 30 giugno, che approderà in aula già martedì prossimo. E su questo punto c'era unione d'intenti. Ma a dividere maggioranza e opposizione in commissione Urbanistica c'era i secondo articolo del Ddl in discussione durante la seduta durata fino a oltre la mezzanotte. Il primo punto è stato scorporato e va liscio.
Lo scontro era sull'interpretazione autentica del Ppr che il centrodestra vuole portare a dama. Una norma intrusa che vuole dare il via libera al cemento sulle coste e nell'agro, secondo il centrosinistra. Un testo che invece permetterà di realizzare la Sassari- Alghero, secondo la maggioranza, permettendo alla Regione di opporsi alla Soprintendenza che vuole bloccare l'opera. A tarda notte, nonostante la pioggia di emendamento ostruzionistici dell'opposizione, è passato anche il secondo articolo. Ma la minoranza chiederà i canonici dieci giorni per redigere la sua relazione e cercare di allungare i tempi, in vista della scadenza dei termini per la presentazione del ricorso per la strada, il 2 luglio. L'arrivo in aula è previsto per il 30 giugno.
Il centrodestra, nonostante il risultato raggiunto, fa i conti con le tensioni interne. Il Ddl doveva essere discusso nella seduta di giovedì. Ma il presidente della commissione, Giuseppe Talanas di Forza Italia, aveva fatto saltare la riunione per mancanza di numero legale. Una decisione che aveva portato il capogruppo del Psd'Az, Franco Mula, a parlare di strappo in maggioranza a causa di un rinvio per "oscuri motivi".
“Nessuna spaccatura in maggioranza", spiega Talanas, "perché era stata rinviata per un motivo molto semplice e per niente oscuro: si sono sovrapposte le sedute di due commissioni, la prima e la quarta, ed è mancato il numero legale. Ciò che genuinamente mi sorprende è il fatto che la mia decisione -peraltro d'obbligo come da regolamento e oltremodo utile ai componenti della prima commissione di discutere l'importante argomento del personale di Forestas - abbia scatenato una reazione così nervosa, impulsiva e del tutto fuori luogo da parte di Mula. Quando si parla di “strappo importante”, di “oscuri motivi”, addirittura di “riequilibri e resa dei conti all'interno della maggioranza”, è palese che le parole di Mula, queste sì, per un verso, nuocciono e causano gravi danni in termini di operatività, di fiducia e d'immagine politica alla maggioranza consiliare. Per altro verso, sono solo sterili polemiche fatta da chi non ha l'autorità di decidere in materia di riequilibri di maggioranza".
Ma Talanas non toglie la gamba: "Le parole provengono da chi non può sostituirsi né al presidente della quarta commissione, ossia al sottoscritto, ne tanto meno al presidente della Regione, unico garante degli equilibri politici nella maggioranza. Sono affermazioni gravi, che di fatto sminuiscono e minano alle fondamenta il grande lavoro che stiamo portando avanti e che, per quanto mi riguarda, continuerò a fare, sia per il bene della collettività in primis, sia per il rispetto e la lealtà che porto verso l'intera compagine che guida la Regione e delle linee guida indicate dal nostro presidente Christian Solinas. Abbiamo però raggiunto un risultato importante,sul quale lavoravamo da tempo".