CAGLIARI. "Se mi abbandoni crollo". Lo striscione campeggia sulle antiche pietre di nuraghe Seruci, nuraghe Sirai, aree archeologiche di Sant'Antioco e area archeologica di Pani Loriga. Sono i siti archeoligici del Sulcis esclusi dall'appalto internazionale che prevede il passaggio di consegne dall'ex Ati Ifras alla società subentrante Formula Ambiente. Il bando ha escluso l'archeologia e quei simboli della storia della Sardegna, inseriti nel cammino di Santa Barbara, dal 30 giugno rischiano di essere abbandonati al loro destino. Fatto di decadenza.
"Se mi abbandoni, crollo"
Cari lettori, in questi giorni ci prepariamo a chiudere i cantieri archeologici del Sulcis...
Pubblicato da Simona Ledda su Giovedì 18 giugno 2020
"La preoccupazione è che, a 12 giorni dal 30 Giugno, data della chiusura dei cantieri da diversi anni oggetto di manutenzione ordinaria, straordinaria e scavo archeologico, ancora non siamo a conoscenza di una bozza di piano per la loro gestione futura", spiega l'archeologa Simona Ledda, "Si tratta di importanti luoghi storici, custodi della memoria collettiva e privata, in cui l'assenza delle attività finora svolte avrà come effetto immediato l’accelerazione del processo di degrado dei beni culturali in essi custoditi, compromettendo la loro conservazione e ottimale fruizione pubblica":