CAGLIARI. Negli ospedali gestiti dall'Ats della Sardegna è obbligatoria anche la prenotazione delle visite ai parenti ricoverati. Sono le nuove regole approvate dal commissario straordinario Giorgio Steri, che ha reso esecutive le "Raccomandazioni per la ripresa delle attività ordinarie di ricovero e ambulatoriali" proposte dal direttore del dipartimento della attività dei presidi ospedalieri, Sergio Pili. Dopo il blocco delle attività in tutti i reparti a causa dell'emergenza coronavirus, che risale al 6 marzo, non è un ritorno alla normalità. Ma una fissazione di paletti per la nuova normalità, quella che impone numerose cautele contro la ripresa della circolazione del Covid. Ora saranno i singoli ospedali a dover diramare le direttive interne, sulla base delle esigenze logistiche e delle condizioni strutturali.
"Gli accessi", si legge, "dovranno essere presidiati e in numero minore possibile", Gli ingressi che non possono essere controllati dovranno restare chiusi. Ed è previsto che "l’accesso alle strutture sanitarie deve avvenire sempre con prenotazione, sia per le prestazioni sanitarie che per quelle amministrative, privilegiando prioritariamente le attività da remoto". Niente più prenotazioni al Cup in presenza: si fa tutto per telefono.
Il pre triage è di rigore per tutti. Chi ha un ricovero programmato dovrà sottoporsi a tampone nei giorni precedenti. Mentre "coloro che devono sottoporsi a ricoveri frequenti saranno sottoposti estemporaneamente a test con tampone naso-faringeo e successivamente controllati dalle rispettive Strutture di cura"
"L’accesso all’area di degenza di ostetricia andrà limitato, di norma, ad un solo visitatore e ad orari limitati", è spiegato, mentre "il bambino che accede ai servizi sanitari potrà essere di norma accompagnato da un solo accompagnatore".
Le prestazioni ambulatoriali e strumentali dovranno essere sempre prenotate a distanza. "L’impossibilità di avere assembramenti non consente infatti la prenotazione agli sportelli Cup", si legge nel documento, "In ogni ospedale dovrà essere assicurata la gestione degli appuntamenti con il richiamo (recall) degli utenti prenotati e l’effettuazione del triage telefonico per verificare la eventuale presenza di sintomi COVID correlati e dare istruzioni per l’ingresso in ospedale e l’ora della presentazione".
I ricoveri chirurgici saranno gestiti dal Servizio di pre-ospedalizzazione chirurgica che terranno le agende ed effettueranno le chiamate sia per il pre-ricovero che per il ricovero (ordinario o diurno) o il day service.
E comunque, questo viene ribadito in neretto, "tutte le prestazioni sanitarie e amministrative nonché le visite ai ricoverati dovranno essere prenotate. Sui siti delle Assl dovrà essere riportato il/i numeri attraverso i quali potrà essere effettuata la prenotazione o si potrà accedere alle Strutture per la prenotazione delle attività. Nei presidi ospedalieri unici opererà un servizio informativo accessibile via centralino dalle 9 alle 17 anche tramite la rimodulazione degli attuali servizi CUP e Ticket". Chi vuole entrare viene sottoposto al triage telefonico (con domande sullo stato di salute e su eventuali contatti o viaggi) e solo all'esito di questo controllo viene data l'autorizzazione all'accesso.
Tutti gli ingressi saranno valutati da personale addetto. Per le visite ambulatoriali "l’ingresso non deve essere consentito prima di 15 minuti dell’orario della prestazione e non ammette, di norma, la presenza di accompagnatore, eccezion fatta per minori, disabili, utenti fragili, non autosufficienti e persone con difficoltà linguistiche-culturali": E nelle sale d'attesa verranno contingentate le presenze. Il ticket? Meglio pagarlo online "o mediante riscuotitrice automatica, presidiando comunque i luoghi in cui avvengano tali operazioni, in modo da poter evitare situazioni di assembramento ed orientando, se del caso, gli utenti verso le attività di sportello cassa".
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