MILANO. Il Covid-19 gli aveva "bruciato" i polmoni, tanto da ridurlo in fin di vita e costringere così i medici a collegarlo, in coma farmacologico, alla macchina salvavita Ecmo. Pochi giorni fa, però, un trapianto bilaterale dei due organi gli ha salvato la vita. È l'incredibile storia di un 18enne di Milano, colpito da una gravissima forma di coronavirus e ricoverato al San Raffaele. L'inizio dell'incubo il 2 marzo: prima la febbre alta, poi, nel giro di 4 giorni, il peggioramento improvviso e la corsa in Rianimazione, nel nuovo reparto di terapia intensiva. Dopo due mesi di lotta tra la vita e la morte, con i polmoni ormai compromessi, il 18 maggio la complessa operazione, dopo l'inserimento nella lista d’attesa urgente del Centro trapianti, conclusasi perfett. Ora il 18enne ha riaperto gli occhi, è sveglio.