CAGLIARI. Sembrava una procedura standard, ripetuta chissà quante volte. Un pacco recapitato alla sede dell'Agenzia delle entrate di via Bacaredda, a Cagliari. Mittente affidabile, stando ai primi riscontri. Lo scanner per la corrispondenza non rileva nulla di strano, per cui il pacco viene consegnato al reparto che si occupa della posta. Sono due le persone che lo aprono, intorno a mezzogiorno, una funzionaria e la collega.
È a quel punto che la vicenda si complica: dal plico aperto, stando alle prime testimonianze delle due donne, sarebbe uscito qualcosa simile a vapore, che avrebbe procurato nausea, bruciore alla gola e al viso a entrambe. Subito è scattato l'allarme: il personale di sicurezza ha allertato i carabinieri, vigili del fuoco e un'ambulanza del 118, che hanno immediatamente raggiunto lo stabile di via Bacaredda.
Per qualche ora, secondo alcune indiscrezioni, i dipendenti presenti sarebbero stati invitati a restare all'interno del palazzo, mentre l'aria condizionata sarebbe stata spenta per evitare un eventuale propagarsi della sostanza, ancora non identificata. Chissà quanti impiegati avranno riportato alla mente l'incubo di attacchi all'antrace del 2001 quando, nell'ondata di paura che colpì tutto il pianeta dopo gli attentati dell'11 settembre, si temevano attacchi terroristici usando il carbonchio come arma chimica. Fortunatamente, però, la situazione è tornata sotto controllo intorno alle 15.30. Le due donne sono state visitate in sede, ma non si sa ancora cosa abbia provocato loro quella reazione allergica.