CAGLIARI. Per l'applicazione di decreti del presidente del consiglio dei ministri e ordinanze regionali i territori dei 17 comuni che fanno parte dell'area metropolitana di Cagliari devono essere considerati come un unico ambito, come se si trattasse di un solo comune: la proposta è del consigliere dei Progressisti Matteo Massa, che la porterà all'attenzione del consiglio metropolitano del capoluogo già da stasera, sotto forma di ordine del giorno che propone di adeguarsi all'esecutivo guidato dal sindaco del capoluogo Paolo Truzzu.
Se passasse la linea, verrebbero considerati come un unico ambito la aree di competenza delle amministrazioni di Cagliari, Assemini, Capoterra, Decimomannu, Elmas, Maracalagonis, Monserrato, Pula, Quartu Sant'Elena, Quartucciu, Sarroch, Selargius, Sestu, Settimo San Pietro, Sinnai, Uta, Villa San Pietro.
"Credo possa essere un'interpretazione ragionevole in virtù delle motivazioni stesse dell'esistenza della Città Metropolitana come Ente politico, del suo sistema urbano, dell'integrazione territoriale, economica, civile e sociale e dei legami tra le proprie comunità", spiega Massa, " Inoltre potremmo così garantire maggiore libertà di spostamento nel territorio ai nostri concittadini, che a seguito dell'ordinanza regionale non potrebbero - a differenza di quanto disposto dall'ultimo DPCM - spostarsi dal proprio comune, ad esempio per svolgere attività motoria".
Dall'altro lato, la questione assumerebbe un rilievo enorme - del quale bisogna valutare le conseguenze - dall'11 maggio, quando sulla base del tasso di contagio i sindaci, sulla base dell'ultima ordinanza regionale, potranno decidere se aprire o no le attività commerciali finora escluse come parrucchieri e negozi di abbigliamento.