CAGLIARI. "Un'ordinanza che rappresenta un atto di fiducia verso il popolo sardo". Così' il presidente della Regione Christian Solinas ha esordito nell'illustrazione del provvedimento che detta le regole per i comportamenti nella Fase 2 nell'Isola. "Ho deciso di adottare un'ordinanza che riapre gradatamente la Sardegna e dà la possibilità di tornare a una serie di attività". E detta i tempi delle riaperture.
"Ho disposto che sia riaperto acceso al pubblico di ville, parchi e giardini, a condizione che siano rispettate le distanze. Vale dalle 8 alle 20 ma i sindaci possono modificare gli orari. E possono perimetrare gli spazi", ha continuato.
Autorizzata nell'ambito del territorio comunale la possibilità di svolgere attività motoria all'aria aperta, anche oltre il limite dei 200 metri. Sono consentite anche le passeggiate e gli spostamenti in bici.
Ok anche in tutta la regione alla pratica degli sport individuali all'aria aperta: equitazione, vela. Ma anche tennis, aggiunge Solinas. Che consente quindi la riapertura dei centri sportivi.
Per gli sport di squadra ci si può allenare in forma individuale: "Questo significa che il Cagliari può riprendere la preparazione", ha precisato il presidente della Regione.
Si potrà anche prendersi cura dei cavalli e dei cani, con attività di addestramento.
I sardi potranno anche spostarsi nel territorio regionale per effettuare manutenzioni delle imbarcazioni. Sbloccata quindi ogni attività artigianale legata alla nautica.
Consentito ai numeri familiari conviventi lo spostamento nei comuni dove abbiano altre case di proprietà per manutenzione e controllo: quindi le famiglie possono andare nelle seconde case.
Riaperte le attività di manutenzione delle aree verdi pubbliche e private: il giardinaggio è di nuovo consentito, in ottemperanza anche delle prescrizioni regionali antincendio.
Il cibo da asporto può essere venduto oltre che dai ristoranti anche da tutte le altre attività del settore.
Demandata ai sindaci la possibilità di consentire con propria ordinanza l'apertura di mercati rionali o a chilometro zero nel territorio comunale.
Introdotto l'obbligo di proteggere le vie respiratore con una mascherina per chi entra nelle attività commerciali. I titolari dovranno garantire l'igienizzazione delle mani.
Autorizzata la vendita al dettaglio e all'ingrosso di materiali legati all'edilizia e al giardinaggio.
Ok all'attività alle agenzie immobiliari e ai centri di assistenza fiscale.
Riaperti anche i negozio di tolettatura degli animali di compagnia. Consentita l'attività di tosatura degli ovini.
Si potrà anche andare a cercare funghi e raccogliere legna,
Nell'intero territorio regionale si potrà andare a pesca, sia da riva che subacquea.
Riaprono anche i negozi di sementi e piante.
Dall'11 maggio nei comuni della Sardegna che abbiano un basso parametro di diffusione basso (R con t)potranno essere riaperti i parrucchieri e gli estetisti, come i tatuatori. Ma decideranno i sindaci. Dopo ogni singolo servizio si dovrà comunque procedere a un'accurata igienizzazione e alla ovvia garanzia del distanziamento. In caso di recrudescenza dell'epidemia il primo cittadino potrà revocare le autorizzazioni. sarà cura della Regione pubblicare tutti i giorni i parametri del contagio.
Dalla stessa data potranno essere riaperti, sempre con delega del controllo ai sindaci, i negozi di abbigliamento, calzature, profumerie e gioiellerie. Ovvie anche qui le prescrizioni su contingentamento degli accessi e sanificazione.
Vengono autorizzate le messe ordinarie con obbligo di distanziamento: i fedeli dovranno indossare la mascherina. Saranno riaperti anche i cimiteri, con decisione demandata ai sindaci.
Dal 18 maggio si valuterà ristorazione, bar e altre attività che restano escluse dalle riaperture.
- Redazione
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