ROMA. Riporta storie di lavoratori, che vogliono tornare a produrre. E chiede scusa a nome del governo per "alcuni ritardi nelle somme da erogare, come pure complicata si sta rivelando la partita dei finanziamenti". Assicura "che continueremo a pressare perché i pagamenti e i finanziamenti si completino al più presto. È ai dettagli un nuovo provvedimento con aiuti e misure per la ripartenza economica che saranno più pesanti, più rapidi, più diretti". Il messaggio di Giuseppe Conte per il primo maggio, Festa dei lavoratori, è affidato a un post su Facebook. Il presidente del consiglio riporta il contenuto delle lettere che gli sono state inviate: quella dell'estetista Elisabetta di Pomezia che sa come riaprire e combattere gli abusivi, della ristoratrice Luciana da Torino con i suoi consigli per garantire un pasto in sicurezza. E del barbiere Tonino di Potenza: "Sono sicuro che, con il rispetto delle regole adottate", assicura il premier, "in alcuni territori si potrà rallentare notevolmente la curva del contagio. E attività come la sua potrebbero rialzare prima del previsto la saracinesca". Tutti i mittenti chiedono solo di poter ripartire.
"Il mondo del lavoro è messo a dura prova. Tanti vivono con ansia e preoccupazione questa emergenza, fra attività chiuse e prospettive di lavoro a rischio", scrive Conte, "Lo Stato, così come tutti i lavoratori, non ha mai trovato di fronte a sé una minaccia sanitaria ed economica come questa. Negli ultimi 50 giorni abbiamo dovuto mettere in campo uno sforzo economico pari a quello di intere manovre di bilancio realizzate nell’arco di 2 o 3 anni. Tanti hanno ricevuto un sostegno, altri lo riceveranno nei prossimi giorni. Abbiamo lavorato al massimo per far ripartire a pieno regime il motore dello Stato, perché questo poderoso sostegno pubblico si concretizzasse in pochi giorni".