CAGLIARI. Manca poco più di una settimana all'apertura delle scuole e il decreto legge sull'obbligo vaccinale continua a suscitare dubbi e polemiche tra i genitori che devono iscrivere i propri figli al nuovo anno scolastico. Come saranno regolate le iscrizioni? A chi spettano i controlli sulle vaccinazioni effettuate? Cosa succede per chi non è in regola entro le date prestabilite?
Se da una parte la Asl dichiara di essere ancora in fase di “accordo” con i dirigenti scolastici per capire come gestire le iscrizioni alle scuole dell'infanzia e a quelle dell'obbligo, viste le nuove disposizioni sull'obbligo vaccinale, dall'altra l'ufficio scolastico regionale della Sardegna scarica eventuali responsabilità organizzative sulle spalle dell'azienda sanitaria locale, dichiarando che le scuole sono già attrezzate per poter agire nel rispetto della legge appena approvata.
“Non rilasciamo dichiarazioni sulla questione dei vaccini, le disposizioni date dal ministero della Salute sono molto chiare: chi non è in regola con le vaccinazioni non potrà iscriversi alla scuola dell'infanzia”, commenta Francesco Feliziani, direttore dell'ufficio scolastico regionale della Sardegna. Intanto le circolari del Miur sulle modalità di iscrizione girano nei siti delle scuole, ma i genitori che non hanno ancora ben chiare le procedure per la regolarizzazione degli obblighi vaccinali sono tanti. Di certo c'è che il dirigente scolastico, all'apertura della scuola, ha l'obbligo di chiedere la certificazione vaccinale o l'autocertificazione, oppure la il certificato di prenotazione dei vaccini mancanti. E di impedire la frequenza a chi non è in regola.
Eppure nei gruppi Facebook dei genitori “no-vax”, contrari alle vaccinazioni, ci si consulta ancora su come fare per iscrivere i propri figli alla scuola dell'infanzia senza averli vaccinati e si escogitano i modi per “aggirare” la legge (QUI LA NOTIZIA). Ma, secondo i dirigenti scolastici, le regole sono chiare: la scuola deve acquisire la certificazione entro le date di scadenza stabilite dal decreto, chi non le presenterà dovrà pagare la multa (nel caso della scuola dell'obbligo) o sarà rimandato a casa (nel caso degli asili nido o delle scuole dell'infanzia).
E l'autocertificazione? “In caso di dichiarazione falsa verrà fatta una segnalazione all'autorità giudiziaria”, commentano dall'ufficio scolastico regionale. Dal Miur intanto arrivano disposizioni più precise: “Già per l'anno scolastico e il calendario annuale 2017/2018, a decorrere dal 12 settembre 2017, non potranno avere accesso ai servizi educativi per l'infanzia e alle scuole dell'infanzia i minori i cui genitori/tutori/affidatari non abbiano presentato entro l'11 settembre 2017”, si legge nella circolare del Ministero dell'Istruzione. Eppure tra i genitori favorevoli alla libertà di scelta resta ancora il pensiero di poter procedere all'iscrizione presentando l'autodichiarazione che poi non verrà regolarizzata.