YouTG.NETYouTG.NETYouTG.NET
  • Home
  • Canali
    • Intrattenimento
      • Ex Acciaieria Live
      • Fucked News
      • Cinedelirium
      • YouTalk
      • È Qui La Festa?
      • Calcio al mercato
      • Your Voice
      • Contro TG
    • Opinioni
      • I Care
    • Turismo
      • Sardegna fuori rotta
      • Sardegna 360°
      • Supramonte Seaside
      • Sardinia is different
    • Video del giorno
    • Musica
    • Dai Comuni
    • In Sardegna
    • Italia e mondo
    • Sport
      • WSC 2021
      • Boxing: match Italia - Moldavia - Romania
    • Scienza e tecnologia
    • Culture
    • Storie
    • Eventi
      • Sa Sartiglia
      • Cabudanne de sos Poetas
      • Centenario PSdAz
      • Marina Cafè Noir
      • Premio Letterario Dessì
      • Sant'Efisio
      • Sant'Antioco Martire
      • Cuncambias ON AIR
      • Mediazione Internazionale
      • Diamoci una Scossa!
      • Signal Reload
      • Archeologika 2021
      • V-art Festival
      • Erbafoglio 2021
      • WSC 2021
      • Festival Oltre il senso
      • Miss Italia 2023
    • TV dei Comuni
    • Lingua Sarda
      • Novas
      • #7Dies
    • Web series
      • Lost in Sardinia
      • Posidonia Team
      • ARTExhibition
      • Imprentas - Oindì
  • News
  • TG
  • Chi Siamo
    • Contatti
    • Privacy policy Youtg.NET
    • Cookie policy
arionline
Primo Piano

Le Regioni al governo: "Più poteri per noi, decreto fase 2 da cambiare"

 

 

 

 

CAGLIARI. Le regioni governate dal centrodestra scrivono una lettera al premier Conte e al presidente della Repubblica Mattarella per ottenere una diversificazione sulle riaperture nella fase due. In sintesi, i governatori di 11 regioni e 2 province autonome - tra cui la Sardegna - chiedono che "l’attuale struttura del Dpcm 26 aprile 2020 - si legge nella lettera - imperniato su regole previste rigidamente in funzione della sola tipologia di attività economica svolta e con la possibilità di adottare, nelle singole regioni, solamente misure più restrittive, venga riformata in quanto non dotata della necessaria flessibilità capace di riconoscere alle Regioni, laddove la situazione epidemiologica risulti migliorata e i modelli previsionali di contagio in sostenuta decrescita, la possibilità di applicare nei loro territori regole meno stringenti di quelle previste a livello nazionale, con una compressione delle libertà costituzionali strettamente proporzionata all’esigenza di tutela della salute collettiva".

Riportiamo integralmente il testo della lettera.

Proposte al Governo per la Fase 2: più competenze alle Regioni 

La Fase 1 dell’emergenza Covid-19 ha visto un accentramento dei poteri normativi in capo al Governo, secondo lo schema decreto-legge + DPCM attuativi che ha posto problemi di compatibilità con la Costituzione, sia con riferimento al coinvolgimento parlamentare, sia con riferimento al rispetto delle competenze regionali. 

Tale accentramento è stato comunque responsabilmente accettato dalle Regioni a causa dell’assoluta emergenza e del principio di leale collaborazione tra livelli di governo, ma il protrarsi, anche nell’attuale fase di superamento della stretta emergenza, di risposte eccezionali, date rigidamente con atti del Presidente del Consiglio dei Ministri sprovvisti di 

forza di legge, potrebbe portare alla luce criticità anche notevoli circa la tenuta di un impianto giuridico basato su atti amministrativi che, in quanto tali, sono sì successivamente sindacabili innanzi al giudice amministrativo e, per ciò che concerne le Regioni, anche presso la Corte Costituzionale, ma che sfuggono al controllo preventivo da parte del potere pubblico e costituzionale. 

Ad ogni modo adesso inizia la Fase 2. È una fase nuova, che si giustifica per una progressiva diminuzione dell’emergenza. 

Per questo motivo, è essenziale che si ritorni progressivamente ad un più pieno rispetto dell’assetto costituzionale e del riparto di competenze tra lo Stato e le Regioni, sempre in applicazione dei principi di sussidiarietà e leale collaborazione. 

È necessario giungere progressivamente ad una “normalizzazione dell’emergenza”, che consenta un ritorno agli equilibri democratici previsti dalla Costituzione. 

E che porti, da un lato, a svolgere quanto prima le elezioni nelle Regioni a fine consiliatura e, dall’altro, a riconsegnare alle Regioni le competenze provvisoriamente avocate al livello centrale. 

Ogni territorio, infatti, ha le proprie specificità, sia da un punto di vista strutturale, sia da un punto di vista epidemiologico. Essendoci dunque situazioni di oggettiva disomogeneità di condizioni sul territorio nazionale, è necessario che si possano dare regolamentazioni differenziate. 

Si deve perciò passare dalla logica dell’uniformità alla logica dell’uguaglianza. 

Diversamente, trattando in modo uniforme situazioni diverse, si giungerebbe al paradosso di aumentare le disuguaglianze, con una lesione della logica dei livelli essenziali da garantire su tutto il territorio (art. 117, c. 2, lett. m, Cost.), del principio di valorizzazione delle autonomie (art. 5 Cost.) e, soprattutto, del principio di uguaglianza sostanziale tra i cittadini italiani (art. 3, c. 2, Cost.). 

Come ha recentemente detto il Presidente della Corte costituzionale non si può affermare che esista un diritto speciale per i tempi eccezionali, quali quelli che stiamo vivendo. 

È dunque necessario mettere a punto un sistema di collaborazione tra governo centrale e governi regionali maggiormente in linea con le prerogative costituzionali. 

Un ordinato sistema di regolazione dell’emergenza Covid-19 dovrebbe portare il livello di governo centrale ad adottare la cornice di riferimento, prevalentemente con atti normativi primari, sottoposti al controllo parlamentare. 

Tali atti potranno essere integrati da atti amministrativi (Dpcm) nello stretto limite di quanto previsto dalle competenze statali, o richiesto dal principio di sussidiarietà. 

Le prescrizioni concrete poste dal Governo centrale dovranno comunque lasciare uno spazio di regolazione alle Regioni, per adattare le previsioni alle specifiche condizioni dei territori. 

In entrambi i casi, lo spazio per la regolazione regionale dovrà essere sottoposto ad un rigoroso controllo da parte del Governo centrale, utilizzando parametri scientifici oggettivi riferiti ad ogni sistema sanitario regionale, come ad esempio la saturazione dei posti letto [in terapia intensiva / semi-intensiva] o l’indice R0, con scansioni temporali settimanali. 

Ciò premesso in generale, con riferimento in particolare al mondo produttivo (ma senza, per questo, ridimensionare in alcun modo gli enormi problemi presenti in altri settori quali, ad esempio, la scuola dell’infanzia e dell’istruzione) si osserva che con il protrarsi delle chiusure delle attività produttive e di quelle del terziario, come il commercio, il turismo, i servizi, i trasporti e le professioni, e con la prospettiva che questa situazione si prolunghi nel tempo, il quadro economico è destinato a peggiorare drasticamente e i consumi rischiano un crollo generalizzato. 

Pertanto ci attendiamo che il Governo recepisca da subito le istanze delle diverse categorie produttive, in quanto prolungare il lockdown significa continuare a non produrre, perdere clienti e relazioni internazionali e non fatturare, con l’effetto che molte imprese finiranno per non essere in grado di pagare gli stipendi del prossimo mese. 

A questo punto è fondamentale realizzare un percorso rapido e chiaro, con decisioni condivise basate su una interlocuzione costante tra Pubblica Amministrazione, associazioni di categoria e sindacati che indichi le tappe per arrivare alla piena operatività. 

È chiaro che la salute è il primo e imprescindibile obiettivo, ma non può essere l’unico. Del resto il bene della vita ‘salute’ è caratterizzato da una molteplicità di profili: innanzitutto, fisico e psicologico ed è evidente che quest’ultimo è gravemente compromesso dalla perdita del lavoro e dai debiti 

Le Regioni condividono le fondate preoccupazioni delle categorie più volte espresse e quindi, pur essendo pienamente consapevoli che il virus non conosce confini geografici, sottolineano l’importanza di produrre il massimo sforzo per contemperare la doverosa tutela della salute con la salvaguardia del tessuto economico, non solo per limitare allo strettissimo indispensabile la compressione delle più importanti libertà fondamentali dei cittadini ma anche per evitare che la gravissima crisi economica in atto diventi irreversibile, con le catastrofiche conseguenze sociali correlate. 

Per fare ciò pare assolutamente necessario che l’attuale struttura del DPCM 26 aprile 2020, imperniato su regole previste rigidamente in funzione della sola tipologia di attività economica svolta e con la possibilità di adottare, nelle singole regioni, solamente misure più restrittive, venga riformata in quanto non dotata della necessaria flessibilità capace di riconoscere alle Regioni, laddove la situazione epidemiologica risulti migliorata e i modelli previsionali di contagio in sostenuta decrescita, la possibilità di applicare nei loro territori regole meno stringenti di quelle previste a livello nazionale, con una compressione delle 

libertà costituzionali strettamente proporzionata all’esigenza di tutela della salute collettiva. 

Si ritiene che un tanto sia conseguibile col riconoscimento alle singole Regioni della facoltà di calibrare le aperture delle varie attività produttive. 

È fondamentale, per quanto riguarda le attività produttive, industriali e commerciali, mutare radicalmente la prospettiva, superando la logica della disciplina in base all’enumerazione delle attività consentite in base, ad esempio, ai codici ATECO, per giungere alla possibilità di definire le aperture in base alla capacità effettiva di rispettare e far rispettare le misure di sanità pubblica atte a evitare il diffondersi del virus, da definire in modo chiaro sulla base dell’interlocuzione tra Pubblica Amministrazione, associazioni di categoria e sindacati e comunque non meno restrittive di quelle contenute nel DPCM 26 aprile 2020. 

In estrema sintesi, dunque, le Regioni propongono, in presenza di una data situazione epidemiologica riscontrabile oggettivamente e certificata dall’Autorità sanitaria delle singole Regioni e sottoposta ad uno scrupoloso controllo del Governo, di garantire la possibilità di poter riaprire la propria attività a tutti coloro che rispettino le misure già previste dal DPCM del 26 aprile 2020 e dai protocolli di sicurezza aziendali. 

Con spirito di collaborazione, 

Regione Abruzzo - Presidente Marco Marsilio 

Regione Basilicata – Presidente Vito Bardi 

Regione Calabria – Presidente Jole Santelli 

Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia – Presidente Massimiliano Fedriga 

Regione Liguria – Presidente Giovanni Toti 

Regione Lombardia – Presidente Attilio Fontana 

Regione Molise – Presidente Donato Toma 

Regione Piemonte – Presidente Alberto Cirio 

Regione Autonoma della Sardegna – Presidente Christian Solinas 

Regione Siciliana – Presidente Nello Musumeci 

Regione Umbria – Presidente Donatella Tesei 

Regione Veneto – Presidente Luca Zaia 

Provincia Autonoma di Trento – Presidente Maurizio Fugatti 

Redazione
News
29 Aprile 2020

Altre in primo piano

Ancora fuoco in Sardegna: 16 incendi oggi, un bosco in fiamme a Monti
Primo Piano

Ancora fuoco in Sardegna: 16 incendi oggi, un bosco in fiamme a Monti

La Maddalena Barche
Primo Piano

"Invasione di yacht e natanti nell'arcipelago della Maddalena, intervenga la magistratura"

Giovane accoltellato a Oliena, in carcere a Badu 'e Carros un 19enne
Primo Piano

Giovane accoltellato a Oliena, in carcere a Badu 'e Carros un 19enne

Lavoratori in nero e gravi irregolarità: chiusa una nota discoteca a Pula
Primo Piano

Lavoratori in nero e gravi irregolarità: chiusa una nota discoteca a Pula

Muravera, incidente stradale fra auto e motociclo: ferito un bagnino 56enne
Primo Piano

Muravera, incidente stradale fra auto e motociclo: ferito un bagnino 56enne

Dermatite bovina, la Regione:
Primo Piano

Dermatite bovina, la Regione: "In decisa frenata, registrati solo 2 focolai dal 14 agosto"

Altre notizie

Ancora fuoco in Sardegna: 16 incendi oggi, un bosco in fiamme a Monti
Primo Piano

Ancora fuoco in Sardegna: 16 incendi oggi, un bosco in fiamme a Monti

La Maddalena Barche
Primo Piano

"Invasione di yacht e natanti nell'arcipelago della Maddalena, intervenga la magistratura"

Papa Leone XIV:
Italia e mondo

Papa Leone XIV: "Sono preoccupato per la piega che il mondo sta prendendo"

Tragedia nel mare di Cagliari: trovato morto un pescatore subacqueo a Sant'Elia
Top News

Tragedia nel mare di Cagliari: trovato morto un pescatore subacqueo a Sant'Elia

Giovane accoltellato a Oliena, in carcere a Badu 'e Carros un 19enne
Primo Piano

Giovane accoltellato a Oliena, in carcere a Badu 'e Carros un 19enne

Lavoratori in nero e gravi irregolarità: chiusa una nota discoteca a Pula
Primo Piano

Lavoratori in nero e gravi irregolarità: chiusa una nota discoteca a Pula


Copyright © 2017-2025 YouTG.NET. Tutti i diritti riservati.
YouTG Network è un marchio registrato presso l'Ufficio Italiano Marchi e Brevetti del MISE
Registrazione testata nr. 9/2016 Tribunale di Cagliari - Direttrice responsabile: Marzia Diana
Hosting: Reevo S.p.a. via Aristotele, 9 - 20861 Brugherio (MB) Italy - REA 1710741 - P.IVA 03888200965
YouTG.net usufruisce del contributo per il sostegno alle Testate Giornalistiche on line della Regione Autonoma della Sardegna.
  • Home
  • Canali
    • Intrattenimento
      • Ex Acciaieria Live
      • Fucked News
      • Cinedelirium
      • YouTalk
      • È Qui La Festa?
      • Calcio al mercato
      • Your Voice
      • Contro TG
    • Opinioni
      • I Care
    • Turismo
      • Sardegna fuori rotta
      • Sardegna 360°
      • Supramonte Seaside
      • Sardinia is different
    • Video del giorno
    • Musica
    • Dai Comuni
    • In Sardegna
    • Italia e mondo
    • Sport
      • WSC 2021
      • Boxing: match Italia - Moldavia - Romania
    • Scienza e tecnologia
    • Culture
    • Storie
    • Eventi
      • Sa Sartiglia
      • Cabudanne de sos Poetas
      • Centenario PSdAz
      • Marina Cafè Noir
      • Premio Letterario Dessì
      • Sant'Efisio
      • Sant'Antioco Martire
      • Cuncambias ON AIR
      • Mediazione Internazionale
      • Diamoci una Scossa!
      • Signal Reload
      • Archeologika 2021
      • V-art Festival
      • Erbafoglio 2021
      • WSC 2021
      • Festival Oltre il senso
      • Miss Italia 2023
    • TV dei Comuni
    • Lingua Sarda
      • Novas
      • #7Dies
    • Web series
      • Lost in Sardinia
      • Posidonia Team
      • ARTExhibition
      • Imprentas - Oindì
  • News
  • TG
  • Chi Siamo
    • Contatti
    • Privacy policy Youtg.NET
    • Cookie policy