CAGLIARI. È scontro fra Regione e governo sulla presentazione delle domande per la cassa integrazione da erogare nell'emergenza dell'epidemia da coronavirus. La sottosegretaria sarda allo Svuluppo economico, Alessandra Todde, aveva accusato: "Da alcune regioni sono arrivate in ritardo, per alcune sono addirittura mancanti". E tra chi non le aveva inviate c'era la Sardegna, come era possibile vedere dalle tabelle pubblicate sul sito dell'Inps aggiornate al 22 aprile (qui la notizia).
Alla Todde replica l'assessore al Lavoro Alessandra Zedda: “Accusare la Regione di non aver dato corso tempestivamente alla lavorazione delle pratiche per la cassa integrazione in deroga è falso, come appare strumentale e goffo il tentativo di spostare l’attenzione sui ritardi del Governo nelle varie emergenze che investono la Sardegna e per le quali ad oggi siamo ancora in attesa di risposte concrete”. La Zedda spiega che "l'assessorato del Lavoro ha iniziato a ricevere le prime domande per l’accesso alla cassa integrazione l’8 aprile e conseguentemente gli uffici hanno avviato immediatamente l’iter per istruttoria delle pratiche. Formalmente, a partire dal giorno 22 aprile sono state trasferite all’Istituto di previdenza 823 pratiche per l’erogazione di un importo totale di 1 milione 620.269,80 euro. È evidente che l’aggiornamento delle domande nei sistemi Inps non ne ha consentito la visualizzazione in tempo reale, e ciò è stato utilizzato come elemento strumentale per fomentare una polemica politica senza senso ai danni dei lavoratori che vogliamo rassicurare sulla correttezza e tempestività nella gestione delle pratiche”.
Con la Zedda si era schierato subito il capogruppo della Lega in consiglio regionale Dario Giagoni: "Ognuno di noi dovrebbe ben sapere che le parole hanno sempre un peso specifico, quando si riveste un ruolo pubblico questo peso ovviamente raddoppia", attacca Giagoni, che risponde alla sottosegretaria sarda allo Sviluppo economico Alessandra Todde, "Per tale ragione asserire che la Regione Sardegna ha mancato di presentare le domande per la Cig non solo è grave poiché non veritiero, ma lo è anche per la consapevolezza di gettare nel panico tante famiglie che attendono questa misura per andare avanti dignitosamente. Le domande da parte dell’assessore al Lavoro, Alessandra Zedda, sono state correttamente inoltrate", sostiene Giagoni, "semmai il problema è nel portale Inps che non le ha ancora lette. Ma dal momento che le bugie messe in giro dai pentastellati, cui con ormai noto sciacallaggio si accoda anche l’ex governatore Mauro Pili, hanno le gambe corte, attendiamo che l’istituto nazionale di previdenza sociale faccia chiarezza nel brevissimo termine, così da fugare ogni dubbio".
Giagoni rinnova il sostegno alla Zedda, ma "agli esponenti della maggioranza a Roma invece rinnoviamo l’appello ad impegnarsi maggiormente in battaglie che da vicino toccano realmente e concretamente la Sardegna: chiedano al ministro dei Trasporti Paola De Micheli se ha notizie sulla continuità territoriale marittima, dal momento che a noi non risponde".
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