CAGLIARI. Un fuoco acceso nella notte, sulla spiaggia del Sulcis dove sono appena sbarcati. E c'è il video. L'avvistamento delle coste della Sardegna, con l'esultanza per aver superato la traversata. E c'è un altro video. I selfie sul barchino. Quelli in via Roma, a Cagliari. E tanto altro. Si chiamano harraga: sono gli algerini che quasi ogni giorno partono dalle spiagge di Annaba e arrivano in Sardegna a bordo di barchini. Comunicano tra loro, si scambiano informazioni, si augurano buona fortuna prima della partenza e postano i video delle imprese su una pagina Facebook che si chiama Haraga Dz. Il materiale è tutto lì.
I commenti sono in arabo. "Con l'aiuto di Hallah sono arrivati", si legge a corredo di un video con lo sbarco di un gruppo. E anche, come commento a una foto postata oggi su una spiaggia sarda: "Gioia incontenibile nel momento in cui arrivano dall'altra parte". Oppure ci sono post come quello che segue.
La pagina è una comunità. Cinquantacinquemila persone si scambiano informazioni sulla rotta finita al centro di una lettera del presidente della Regione Francesco Pigliaru inviata al ministro dell'Interno Marco Minniti: chiede, il governatore, che venga fermata questa migrazione che si fa sempre più massiccia, perché "l'allarme sociale è in arte giustificato: i reati che vengono commessi in Sardegna da parte di immigrati sono per lo più ascrivibili ad algerini". Che cercano i soldi per proseguire nel loro viaggio "clandestino" in Italia.