CAGLIARI. Un fenomeno “che rende ancora più complessa la gestione dei flussi non programmati nella nostra Regione: impatta pesantemente sul funzionamento di tutte le strutture deputate all’accoglienza ed è, inoltre, in grado di provocare un notevole allarme sociale tra la popolazione. Allarme in parte giustificato, in quanto i pochi recenti episodi criminali commessi da migranti riguardano essenzialmente algerini arrivati in Sardegna direttamente dal loro paese”. Francesco Pigliaru scrive al ministro dell'Interno Marco Minniti: si riferisce ai continui sbarchi di algerini direttamente sulle coste sarde, soprattutto nel Sulcis. Solo negli ultimi tre giorni sono arrivati - intercettati dalle forze dell'ordine - oltre cento magrebini, 800 da gennaio a oggi. Un trend che lascia prevedere il superamento dei 1106 sbarchi dello scorso anno.
Questo conferma che l’eventuale Centro di permanenza e rimpatrio in Sardegna, scrive Pigliaru al Viminale, sarebbe “da destinarsi ad ospitare esclusivamente i migranti che sbarcano direttamente sulle nostre coste regionali, anche al fine di scoraggiarne l’arrivo ormai quotidiano”. Il tema è già stato oggetto di confronto tra la Regione e Minniti. Erano arrivate delle promesse, per arginare il fenomeno. Ma visto la prosecuzione secondo il governatore è necessario un “forte e costante raccordo con le autorità algerine, finalizzato all’interruzione del ‘traffico' di coloro che sbarcano direttamente sulle nostre coste e quindi di un canale potenzialmente molto pericoloso per il presente ed il futuro".