CAGLIARI. Sale di ora in ora la preoccupazione al Policlinico Duilio Casula, dove ieri sono stati accertati tre contagi di coronavirus: positivi un primario, un fisioterapista e un paziente. L'azienda ha disposto 400 analisi su altrettanti dipendenti e i primi risultati che stanno arrivando non sarebbero per niente rassicuranti. In attesa dell'ufficialità, a lanciare l'allarme sono i rappresentanti della sicurezza dei lavoratori, che hanno inviato una preoccupata lettera di vertici dell'Aou.
"Ancora una volta siamo costretti a domandarci come mai ad oggi, a circa un mese dall’inizio dell’emergenza pandemia, ci si ritrovi di fronte al riscontro di positività COVID e non ci sia un protocollo operativo interno, o non ci si attenga, ma si viene subissati da ordini diametralmente opposti emessi da persone comunque autorizzate ed autorevoli", è l'accusa, "L’assenza di protocollo ha determinato, per esempio, la mancata disinfezione degli spogliatoi dove per ovvie ragioni di assembramento ai cambi e di deposito di materiale proveniente da tutti i reparti vi è l’elevato rischio di contaminazioni".
I tamponi decisi sono stati tanti ma, si legge nel documento, "abbiamo assistito alla disorganizzazione più totale nell’avvio dello screening virologico di tutto il personale senza chiari indicatori di priorità e modalità. Così come non sono chiari o noti i criteri per l’esecuzione dei tamponi fra i dipendenti. Ci sono stati segnalati tamponi fatti a personale in assenza di contatti dubbi e altri, non screenati, pur con contatti dubbi", In più, stando ai Rls, "le circolari con direttive non raggiungono tutto il personale coinvolto nei processi assistenziali".
La situazione viene definita caotica e "dobbiamo registrare l’assordante formale silenzio dell’ufficio delle Professioni Sanitarie, ad eccezion fatta della chat dei coordinatori, nella quale non tutti gli operatori di pari profilo o facenti funzioni sono presenti".
Poi le domande: "Quali sono i modelli organizzativi di riferimento posti in essere? Quale supporto è stato previsto per i reparti i cui organici vengono depauperati di unità per quarantena? Ad esempio mediante la ricollocazione di unità poste in ferie o in recupero orario obbligatorio per il calo del’occupazione dei posti letto?".