SANITÀ. È arrivata l'ora delle denunce e delle accuse di turbativa d'asta sulla gara da 90 milioni di euro indetta dall'Azienda unica regionale per il servizio di elisoccorso in Sardegna. Nei giorni scorsi i primi a sollevare dubbi sulla legittimità del ricchissimo bando - emanato per cercare una società in grado di fornire elicotteri salvavita, equipaggi e tutte le operazioni connesse, per cinque anni - sono stati i consiglieri regionali di Forza Italia Alessandra Zedda e Pietro Pittalis. Troppi punti oscuri, l'appalto è da rifare, avevano sostenuto.
Il servizio con le interviste a Zedda e Pittalis
Ieri, sulla stessa linea, sono arrivate anche le critiche dei Riformatori, con Attilio Dedoni. Fulvio Moirano, direttore generale della Ats, non ci sta. “Si assiste in questi giorni a disparati interventi, su organi di stampa, anche di esponenti politici, che hanno fatto proprie le tesi, sostenute da imprese operanti sul mercato, miranti ad ottenere modifiche degli atti di gara secondo proprio gradimento. Inoltre, in alcuni di tali interventi non si è esitato ad insinuare dubbi sulla correttezza dell’operato di questa pubblica amministrazione, non solo dal punto di vista prettamente tecnico. Tali eventi appaiono quanto meno anomali, sia per quanto concerne i soggetti che li hanno posti in essere (le gare dovrebbero essere procedimenti gestiti a livello tecnico, non politico, specie mentre sono in corso) sia per gli effetti che si tenta o, comunque, si potrebbero produrre sugli attori del processo (turbativa del libero giudizio tecnico)”. Accuse pesanti.
"L’appalto", spiegano ancora Moirano e il responsabile Provveditorato dell'Asl di Olbia, capofila, Roberto Di Gennaro, "è incluso nell’accordo di vigilanza collaborativa Regione – Autorità Nazionale Anticorruzione, e per tale ragione Anac ha esaminato preventivamente tutti gli atti di gara, che sono stati pubblicati dopo che essa li ha condivisi; inoltre Anac è tenuta costantemente aggiornata da Ats in relazione all’evolvere della procedura, incluse osservazioni e risposte a quesiti, anche relative alle argomentazioni, e correlate risposte, dedotte dalle imprese interessate dopo la pubblicazione del bando. La seconda: essendo in tutta Italia in corso un'indagine Antitrust per accertare se, come sembra, le precedenti procedure d'appalto del servizio in trattazione, esperite in altre Regioni, abbiano visto negli anni il formarsi di cartelli in spregio della libera concorrenza, devono essere valutati positivamente gli atti di una gara che si discostino sensibilmente dai precedenti".
Quindi il contrattacco: “La direzione dell'Ats - concludono Moirano e Di Gennaro - ha già conferito mandato al proprio Ufficio Legale perché valuti tutte le opportune azioni, nessuna esclusa, a tutela della propria immagine e del corretto svolgimento della procedura di gara”.