MAGOMADAS. "Mani infami ieri hanno appiccato fuoco al frutto di tanto onesto lavoro. Siamo stati additati, insultati e bastonati mediaticamente ogni giorno dall'ex onorevole Pili e dai suoi seguaci: ciò che è accaduto ieri altro non è che il frutto di quanto oggi lamentiamo". Sono parole pesanti quelle pubblicate sulla pagina ufficiale della Geco Srl, la società che gestisce l'impianti di smaltimento dei fanghi a Magomadas, finita al centro di una feroce polemica. Nella tarda serata del 31 dicembre sono andati a fuoco alcuni gruppi elettrogeni e,stando a quanto ipotizzato dall'amministratore Leonardo Galleri, si tratterebbe di un atto doloso. Un attentato, insomma. Che sarebbe maturato, per la società, a causa di quelli che definiscono "attacchi mediatici" da parte dell'ex presidente della Regione Mauro Pili.
Pili, dal canto suo, respinge ogni accusa: "Spero non ci sia qualche credulone imbelle che possa pensare di fermare la mia denuncia contro questo schifo accusandomi di alimentare attentati terroristi o stupidaggini simili", scrive, "Nella mia vita di queste pantomime ne ho viste fin troppe,figuratevi se mi impressiono per quattro commedianti da operetta fognaria". Di seguito l'intero comunicato di Pili.