QUARTU. Un finto incidente per estorcere soldi. Questa volta però la vittima designata ha reagito mandato tutto all'aria, dicendo no alla richiesta del "pizzo" e mettendo in fuga i malviventi. "Una brutta avventura, ma li ho perdonati”, racconta oggi suor Luciana, combattiva sorella quartese, che ricorda bene quelle che le è capitato qualche giorno fa sulla strada che da Siliqua porta a Vallermosa.
Il racconto. Suor Luciana è alla guida della sua auto quando due uomini la invitano a fermarsi. Le fanno notare che ha fatto un danno alla loro macchina e che quindi deve pagare. Le dicono di scegliere un posto più tranquillo e la portano in una strada appartata. A quel punto suor Luciana si accorge che la sua macchina ha una striscia nera che però può andare via con un semplice panno. La invitano ad avvicinarsi alla loro e chiedono 250 euro per il danno subito. La suora si rifiuta e uno dei due cerca di rubarle la borsa che aveva in macchina, ma le urla fanno scappare i malviventi.
“Non erano stranieri: erano italiani, ma non sardi”, precisa suor Luciana. “State attenti, mi hanno detto che è un nuovo mestiere, spaventare la vittima ed estorcere così lo stipendio giornaliero, io ora gli ho perdonati, però mi dispiacerebbe sapere che hanno cercato ancora una volta i soldi a persone indifese come donne e anziani”.