CAGLIARI. La casa dove abitava e il capannone industriale erano collegati da un passaggio segreto nel box doccia. Ben nascosto, con un placcaggio a mosaico, fino a quando ieri gli agenti del gruppo Falchi della squadra Mobile della Questura, coordinati dal dirigente Roberto Pititto, hanno fatto irruzione nell'abitazione di viale Elmas di Filippo Gavazzeni, 30 anni, e lo hanno scoperto. E davanti ai loro occhi è comparsa una grande serra di marijuana.
Gevazzeni aveva tirato su una costruzione abusiva accanto a un piccolo immobile che era stato concesso in locazione al padre. Nel capannone adiacente, della Italcementi ma in disuso - circa 500 metri quadri, munito di lampade alogene, pompe di calore e ventilatori - erano stati sistemati, lungo 12 file, 500 vasi, ognuno contenente una pianta di marijuana dell’altezza variabile dai 10 ai 25 centimetri, tutte in perfetto stato vegetativo. La serra era alimentata da un impianto alimentato con energia elettrica rubata. Durante la perquisizione è stata trovata anche una pistola calibro 7,65, con la matricola abrasa. In alcune buste erano contenuti anche proiettili. Gavazzeni è stato arrestato ed è stato trasferito nel carcere di Uta.